A decretare il vincitore è stata, secondo la regola del Poetry Slam, la giuria popolare estratta a sorte tra l’appassionato e selezionato pubblico presente, che ha valutato le singole performance di tre minuti, con solo voce e corpo a dare anima ai testi scritti di proprio pugno dai singoli performer, senza limiti di tema, forma e lingua.
Joan (Giovanni Battista) Oliva, architetto algherese con la passione per l’arte e la scrittura, si è imposto davanti a Ignazio Chessa e Roberto Demontis, aggiudicandosi la possibilità di partecipare alla prossima finale sarda.
Gli altri partecipanti alla sfida – presentata e animata dallo specialista Sergio Garau, con l’aiuto del notaio di gara multipiattaforma Giovanni Salis – sono stati: Alessandro Doro, Andrea Doro e Federico Pinna.
A impreziosire la serata la presenza dell’ospite speciale internazionale Katharina Wenty, campionessa viennese di Poetry Slam e rappresentante austriaca alla finale dei campionati europei di Budapest, che ha dato dimostrazione dei suoi versi immaginifici e avvolgenti che riproducono i mondi contradditori che racconta dal 2016 per palchi e scene dello slam.
Quella appena disputata è stata la settima tappa del campionato sardo, uno dei più vivaci nel panorama nazionale, dopo gli appuntamenti di Ploaghe (vinto da Helel Fiori durante l’edizione di Monumenti Aperti), di Tempio (dove ha trionfato Bourama Diarra), di Siniscola (con Antonella Minzoni al primo posto), di Seneghe (con l’oro conquistato da Ignazio Chessa durante il Cabudanne de sos Poetas), Sassari (dove la giuria ha incoronato Andrea Doro) e Nuoro (con Sandro Mattei a svettare su un podio tutto nuorese nella prestigiosa Biblioteca Satta).