“Il terrorista Cesare Battisti arriva in Italia, entra in una cella italiana. Nessuna gioia. Nessuna festa, semplicemente avviene con molto ritardo
Battisti in carcere in Italia, Fervicredo: “Non è una gioia né una festa. E’ un pluriomicida e deve pagare. Le Vittime restano tali per sempre, ma è importante sapere che la giustizia prima o poi arriva”. Oggi è una giornata importante, perché dimostra che la giustizia prima o poi arriva, e che le Istituzioni non smettono di perseguire la piena realizzazione della legge.
Ma non c’è spazio per alcun tipo di felicità, prima di tutto perché le Vittime dei crudeli delitti commessi da Battisti restano tali e il dolore del lutto le accompagnerà per sempre e non potrà mai essere sopito; e inoltre perché non c’è alcuna soddisfazione dettata da un desiderio di rivalsa, come fosse una vittoria o una vendetta contro uno in particolare, come fosse una questione personale verso questa persona che si chiama Battisti.
Si tratta invece solo di vedere un pluriomicida condannato in via definitiva scontare la sua pena, come è sacrosanto che sia e come invece, purtroppo, non è stato per tanto, troppo tempo. Ma adesso finalmente, dopo 40 lunghissimi anni, la giustizia prende a fare il proprio corso, e di questo dobbiamo ringraziare soprattutto le Forze dell’ordine che con straordinaria caparbietà e professionalità hanno raggiunto un obiettivo così complesso e difficile.
Ora Battisti vada in carcere e vi rimanga per sempre, dal momento che deve scontare l’ergastolo e le Vittime non potrebbero subire altri oltraggi vedendolo magari uscire prima. E di lui non si parli più una volta per tutte”.
Queste le parole di Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), nel giorno in cui Cesare Battisti, terrorista dei Proletari armati per il comunismo, condannato per quattro omicidi, giunge in Italia per essere condotto in carcere.