Arriva lo spettacolo “Senza Rete, Senza Scaletta… o quasi!” con Giacomo Deiana e Nicola Cossu, domani alle 20.30 nella sede del Teatro del Segno.
Viaggio tra note ed emozioni per il concerto “Senza Rete, Senza Scaletta… o quasi!” di e con Giacomo Deiana (chitarra e voce) e Nicola Cossu (contrabbasso) che domani (venerdì 1 febbraio) alle 20.30 inaugurerà la rassegna “Suoni nel Segno” 2019 nella sede del Teatro del Segno in via Giardini 51 nel quartiere di Villanova a Cagliari.L’atmosfera conviviale di una serata d’inverno davanti al camino, quando «il fuoco sarà stato acceso e il vino sarà stato versato» – come recita il programma di sala – e gli artisti daranno inizio allo spettacolo, tra canzoni d’autore, aneddoti e racconti: raffinati dialoghi sonori sul filo delle melodie, sulle tracce dell’album “Pochi istanti prima dell’alba”. Un’antologia di brani scritti nel corso degli anni dal chitarrista e cantautore cagliaritano Giacomo Deiana, reinterpretati in chiave intimistica nello spirito della rassegna organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda: la compagnia cagliaritana apre la sua “casa” nel centro storico a progetti musicali originali, confidando nel linguaggio universale delle note, capace di toccare e far vibrare le corde del cuore.
Dopo l’intrigante “Concerto al Buio” in cui è stata privilegiata la dimensione dell’ascolto e il pubblico ha potuto sperimentare una diversa qualità del suono, inizia una nuova avventura per il cantautore cagliaritano, con un evento inedito, in cui le canzoni rappresentano il fil rouge di una narrazione in musica con il gusto dell’improvvisazione e della sorpresa. “Senza Rete, Senza Scaletta… o quasi!” è un divertissement con spirito duale, frutto del lungo sodalizio tra il chitarrista e compositore Giacomo Deiana e il contrabbassista Nicola Cossu che seguiranno estro e ispirazione per costruire il programma della serata, “aperto” a nuove suggestioni e ai suggerimenti offerti dalla situazione, volutamente informale, in cui si sposano tecnica e rigore e libertà d’espressione.