Arriva “La Grande Prosa” per la Stagione 2018-2019 del CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna
“La Grande Prosa” il sipario si riaprirà mercoledì 9 gennaio alle 20.30 su Pierfrancesco Favino – protagonista de “La notte poco prima delle foreste” (La nuit juste avant les forêts) di Bernard-Marie Koltès con la regia di Lorenzo Gioielli, intenso e struggente monologo che racconta la solitudine dello straniero in scena al Teatro Massimo di Cagliari, dal 9 al 13 gennaio – tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30 e la domenica alle 19).
Uno sguardo sugli ultimi, i diseredati, coloro che vivono ai margini nelle nostre città, costretti a fuggire, a nascondersi, alla perenne ricerca di un lavoro che restituisca loro dignità e sicurezza, attraverso un flusso di coscienza, un fiume di parole e pensieri, cronaca di un triste giorno di pioggia.
L’artista pugliese, volto noto del grande e del piccolo schermo, di nuovo nell’Isola dopo il successo di “Servo per due”, incontrerà il pubblico giovedì 10 gennaio alle 17.30 nella Sala M2 del Massimo nell’ambito de I Pomeriggi della Fondazione, per una riflessione sul testo del drammaturgo francese, prematuramente scomparso nel 1989, come sul mestiere dell’attore e sul ruolo del teatro nella società.
Debutta nell’Isola – mercoledì 9 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari – “Ultimo Chisciotte” del Teatro del Carretto, liberamente tratto dal romanzo di Miguel de Cervantes con adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani: sotto i riflettori Matteo De Mojana, Stefano Scherini e Ian Gualdani per un immaginifico viaggio sulle tracce del celebre hidalgo innamorato dei libri e dell’epica cavalleresca.
Tra nobili ideali e irraggiungibili chimere, si può ancora «Sognare il sogno impossibile» e impegnarsi a «Combattere per ciò che è giusto» e perfino «Essere disposti a marciare all’inferno/ Per una causa divina» come il singolare e temerario eroe che «continua ad inseguire l’utopia, facendola giocare con la realtà». Dopo la prima sassarese, l'”Ultimo Chisciotte” inaugurerà giovedì 10 gennaio alle 21 la Stagione del CeDAC al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino per approdare infine venerdì 11 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale.
Vite in gioco sul filo della suspense in “Poker” di Patrick Marber nella mise en scène della Compagnia Gank con (in ordine di apparizione) Alberto Giusta, Enzo Paci, Federico Vanni, Fabio Fiori, Daniele Madeddu e Massimo Brizi per la regia di Antonio Zavatteri – in prima regionale giovedì 10 gennaio alle 21 al Cine Teatro Olbia di Olbia, poi in tournée nell’Isola. Nello scantinato di un ristorante di periferia ogni domenica, dopo la chiusura, il proprietario e suo figlio, due camerieri e il cuoco si cimentano in una lunga partita a carte, che dura tutta la notte, in una sfida in cui si condensano passioni e speranze, finché l’arrivo di un misterioso personaggio cambia l’atmosfera influenzando le sorti del gioco e il finale della storia.
La pièce del drammaturgo britannico, già autore del testo cult “Closer”, approderà venerdì 11 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, sabato 12 gennaio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e infine domenica 13 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia.
Caterina Murino è la protagonista insieme con Fabio Sartor de “L’idea di ucciderti” di Giancarlo Marinelli (che firma anche la regia) in cartellone – dopo la prima regionale martedì 15 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari – mercoledì 16 gennaio alle 21 al Teatro Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa di Gallura, giovedì 17 gennaio alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei, venerdì 18 gennaio alle 20.30 all’Auditorium del Conservatorio G. Pierluigi da Palestrina di Cagliari e infine sabato 19 gennaio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri.
Viaggio nei labirinti della mente con la pièce che affronta la tragedia dei femminicidi: una strage silenziosa che si consuma spesso tra le mura domestiche, in un crescendo di violenze e abusi, incancellabili graffi sull’anima, fino al delitto.
Nel cast anche Antonio Rampino, accanto a Francesco Maccarinelli e Francesca Annunziata, con la partecipazione straordinaria di Paila Pavese, per un testo che si interroga su un argomento delicato e complesso, a partire dal terribile equivoco di chi confonde l’amore con il possesso, finché un legame d’affetto diventa una “trappola mortale”.
La Stagione di Danza riparte dal Gala – Les Italiens de l’Opéra de Paris per un duplice appuntamento sabato 19 gennaio alle 20.30 e domenica 20 gennaio alle 16.30 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari con una preziosa antologia di assoli e pas de deux dai capolavori della storia del balletto accanto alle creazioni di coreografi contemporanei.
Sotto i riflettori Alessio Carbone, Andrea Sarri, Antonio Conforti, Giorgio Fourés e Sofia Rosolini, con la partecipazione straordinaria di Étoiles, Primi Ballerini, Sujet, Coryphee e Quadrille del Ballet National de l’Opéra de Paris come Laetitia Pujol, Héloïse Bourdon, Silvia Saint Martin, Roxane Stojanov e Mathieu Contat. Dal “Prelude” di Ben Stevenson a “La Bella Addormentata” di Marius Petipa e Lev Ivanov, da “In The Middle Somewhat Elevated” di William Forsythe a “Stabat Mater” di Benjamin Pech e ancora “Les Bourgeois” di Ben van Cauwenbergh e un duetto dal “Don Quichotte” di Marius Petipa, “Romeo e Giulietta” nella versione di Kenneth McMillan e l’intrigante “Palindrome presque parfait” di Simone Valastro.
L’incanto de “Il Lago dei Cigni” nella rilettura di Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov, il celeberrimo “Le Parc” di Angelin Preljocaj (danzato recentemente a Cagliari dall’étoile Eleonora Abbagnato) e “Le Corsaire” di Marius Petipa per chiudere con un Gran Finale sulle note di Knudåge Riisager.
La magia di classici racconti sulle punte e seducenti coreografie contemporanee anche con il Gala di Danza firmato Daniele Cipriani Entertainment in programma sabato 19 gennaio alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei e domenica 20 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia: in scena i Solisti della Compagnia di Daniele Cipriani – Alessandro Burini, Andrea Caleffi, Paola De Filippis, Umberto Desantis, Susanna Elviretti, Ilaria Grisanti, Marco Lo Presti, Francesco Moro, Davide Pietroniro e Madoka Sasaki – Maître de ballet Stefania Di Cosmo. Ouverture con la Suite da “Carmen” di Amedeo Amodio, poi un pas de deux da “Il Lago dei Cigni” di Lev Ivanov, “Lo Schiaccianoci” nella rilettura di Amodio e nella fortunata versione di Marius Petipa. Amedeo Amodio firma anche il “Prélude à l’après-midi d’un faune” sulle note di Claude Debussy e l’affascinante Suite da “Coppelia”; poi per chiudere in bellezza una Suite da “Mediterranea” – celeberrima coreografia di Mauro Bigonzetti che sposa l’eleganza della danza classica e contemporanea ai ritmi e i caratteri dei balli tradizionali.
Nel segno dell’ironia con “Anche oggi mi sento proprio bene”, tratto da “Le puoi leggere anche in tram” di Nino Nonnis, con la cantante e performer Rossella Faa e l’attore Luigi Tontoranelli per la regia di Maria Assunta Calvisi (coproduzione de L’Effimero Meraviglioso e Teatro del Segno) che sabato 19 gennaio alle 21 inaugurerà la Stagione del CeDAC al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo tra sketches, racconti, monologhi e canzoni per un vivace affresco di varia umanità.
Un divertissement teatral-musicale su temi come l’amore e il disamore, la solitudine, il tradimento e l’abbandono, ma anche le ingiustizie sociali e le nuove migrazioni affrontati con humour e leggerezza, per far sorridere e pensare.
La Stagione de “La Grande Prosa” al Teatro Massimo di Cagliari prosegue con un classico del Novecento – “Lunga giornata verso la notte” di Eugene O’Neill con Milvia Marigliano e Arturo Cirillo (che firma anche la regia), Rosario Lisma e Riccardo Buffonini (produzione TiEffe Teatro) in scena da mercoledì 23 fino a domenica 27 gennaio (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, il giovedì anche la recita pomeridiana alle 16.30 e la domenica alle 19) per un avvincente e spietato ritratto di famiglia in un interno tra debolezze e sconfitte, specchio della fine del sogno americano.
Il capofamiglia è un un attore famoso per la riuscita interpretazione di un personaggio, ma per tutta la sua carriera non è mai riuscito a staccarsi da quel ruolo, mentre la moglie, di ritorno dalla clinica dove si è sottoposta ad una terapia per disintossicarsi dalla morfina, manifesta ancora sintomi di dipendenza dalla droga davanti al marito e ai figli, Jamie, attore per volontà paterna più che per vocazione e Edmund, dalla salute fragile forse minata da una grave malattia, con il sogno di diventare scrittore.
Tra eccessi d’alcol e droga, liti e rappacificazioni, confessioni e accuse, i protagonisti si mettono a nudo svelando la propria fragilità tra rimorsi e rimpianti.
Michele Sinisi trasporta sulla scena “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni – mercoledì 23 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, giovedì 24 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Alghero, venerdì 25 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e infine sabato 26 gennaio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer per un suggestivo itinerario tra le righe di uno dei capolavori della storia della letteratura italiana ed europea. Sul palco Diletta Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D’Addario, Michele De Paola, Giulia Eugeni, Francesca Gabucci, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci e Donato Paternoster prestano corpo e voce ai personaggi chiave in un sapiente intreccio fra gli eventi che influenzano e travolgono i destini individuali e il ruolo della Provvidenza.
Figure ormai emblematiche come Don Abbondio e Fra Cristoforo, oltre ai giovani fidanzati Renzo e Lucia, Agnese e l’Innominato riaffiorano dall’immaginario, in virtù della scrittura scenica dello stesso Sinisi e di Francesco Maria Asselta, con i loro temperamenti e il loro sentire sullo sfondo della società del XVII secolo.
S’intitola “En Tus Ojos (Piazzolla Tango)” la coreografia di Luciano Padovani per la compagnia Naturalis Labor, in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per la Stagione di Danza 2018-2019: un emozionante ritratto d’artista sul ritmo sincopato del popolare ballo argentino, tra luci e ombre, alla ricerca dell’ispirazione. «La mia anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me» afferma il compositore, uno degli artefici del tango nuevo, fra tradizione e innovazione: «mi conosco come una sinfonia, sento il battito del cuore, il ritmo del tango». Un visionario ed evocativo racconto per quadri, ispirato alla vita movimentata del musicista e al suo straordinario talento, in scena martedì 29 gennaio alle 21 al Teatro Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, mercoledì 30 gennaio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, giovedì 31 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, venerdì 1 febbraio alle 21 al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, sabato 2 febbraio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e infine domenica 3 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero.
Focus sulla (mala)sanità nel Belpaese con “L’operazione”, scoppiettante commedia scritta e diretta da Stefano Reali e interpretata da Antonio Catania, Nicolas Vaporidis e Maurizio Mattioli, con la partecipazione straordinaria di Gabriella Silvestri e con Marco Giustini, in cartellone mercoledì 30 gennaio alle 21 al Cine Teatro Olbia di Olbia e giovedì 31 gennaio e venerdì 1 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Alghero.
In una calda estate mentre esplode la passione per i mondiali di calcio un giovane riesce, non senza l’immancabile raccomandazione, a farsi ricoverare per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico e si confronta con un universo sconosciuto, fatto di pazienti di breve e lungo corso, medici e infermieri. Una realtà parallela con le sue regole non precisamente in armonia con la mission di un ospedale pubblico ovvero garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, in una pièce ricca di rivelazioni e colpi di scena, in cui emergono alcuni aspetti inquietanti e “malati” del sistema per un divertente e a tratti amaro affresco della società tra vizi e (rare) virtù.