Dopo il freddo delle scorse settimane Coldiretti torna a parlare, schierata contro la burocrazia: «Ancora ritardi sull’assegnazione del gasolio agricolo».
Ancora ritardi sull’assegnazione del gasolio agricolo. Le basse temperature dei giorni scorsi hanno messo ancora di più in evidenza un altro problema cronico del mondo delle campagne, prigioniero della burocrazia e di meccanismi aggrovigliati di cui sembra non si riesca a venirne a capo nonostante la buona volontà e la collaborazione dei dirigenti dell’assessorato all’Agricoltura.Il freddo infatti ha decisamente accelerato il consumo di gasolio costringendo gli agricoltori, ed in particolar modo i serricoltori, a rifornirsi direttamente dal distributore a costi quasi doppi rispetto a quelli garantiti dall’agevolato.
Una spesa non di poco conto che va a sommarsi a quelle dovute affrontare per limitare e fronteggiare l’annata particolarmente piovosa che ha messo a dura prova le imprese agricole.
«Ancora una volta i tempi della burocrazia sono difformi da quelli del mondo produttivo – dice il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Il lavoro è dinamico e non attende i lenti tempi della burocrazia, che tuttavia pregiudica le imprese agricole, riuscendo a trasformare anche i sostegni del primario in pesi. Il gasolio agricolo arriva perennemente in ritardo costringendo gli agricoltori ad andare al distributore con sovra costi che incidono nei bilanci aziendali soprattutto in annate difficili come queste».
«Costi che non potrà restituire nessuno – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Chiediamo per il contingente ulteriori sforzi da parte di tutti per accelerare i temi e limitare le ingenti perdite del mondo agricolo, anche se è necessario ed urgente una riforma, consci che non debba riguardare solo la nomenclatura perché i problemi si annidano proprio in ciechi meccanismi che spesso rende impotente qualsiasi sforzo».