Andrà in scena mercoledì 23 gennaio “Lunga giornata verso la notte” – di Eugene O’Neill con Milvia Marigliano e Arturo Cirillo, Rosario Lisma e Riccardo Buffonini al Teatro Massimo.
Un dramma americano per la Stagione de La Grande Prosa & Teatro Circo organizzata dal CeDAC: debutta nell’Isola “Lunga giornata verso la notte” (Long Day’s Journey into Night) di Eugene O’Neill nella mise en scène di Tieffe Teatro-Milano con un’intensa Milvia Marigliano accanto a Arturo Cirillo (che firma anche la regia), Rosario Lisma e Riccardo Buffonini – in cartellone da mercoledì 23 gennaio alle 20.30 fino a domenica 27 gennaio (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, il giovedì doppia recita con la pomeridiana alle 16.30 e la domenica alle 19) al Teatro Massimo di Cagliari – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.La fortunata e pluripremiata pièce (vincitrice del Premio Pulitzer per il Teatro (postumo) nel 1957 e del Tony Award come migliore opera teatrale) descrive le amarezze e le inquietudini di una famiglia della middle class tra crisi esistenziali, sconfitte e delusioni, sogni mai realizzati, rimorsi e rimpianti, timori e incertezze per il futuro.
Un’opera dalla cifra (quasi) metateatrale, con forti risonanze autobiografiche, racconta uno spaccato dell’America tra miraggi di gloria e disincanto: James Tyrone, un attore affermato ormai sulla soglia della terza età che proprio a causa del successo in gran parte legato a un personaggio, è rimasto prigioniero del ruolo e non ha saputo o voluto spiccare il volo per diventare un grande interprete shakespeariano, come avrebbe desiderato, la moglie Mary, sensibile e amorevole, vittima di una dipendenza dalla morfina e i due figli, Jamie anche lui attore sulle orme del padre e Edmund, il più giovane con velleità artistiche, si mettono a nudo con le loro fragilità, svelando conflitti irrisolti e antichi segreti.
“Lunga giornata verso la notte” è una cronaca struggente di dialoghi e litigi, scoperte casuali, confessioni e inattese rivelazioni, un tragico ritratto di famiglia in un interno nelle ore cruciali in cui i protagonisti sembrano voler far chiarezza sui propri dilemmi e lacerazioni interiori, affrontando i nodi irrisolti e le tensioni sotterranee, per giungere fin sull’orlo della castastrofe su cui ricostruire l’armonia perduta.