Reddito di cittadinanza e quota 100, trovato l’accordo. E’ confermato per oggi alle ore 18, un paio d’ore più tardi del previsto, il Consiglio dei ministri sul decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100.
E’ quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi. Una data storica, segno che sono stati trovati l’accordo politico e le coperture per i due provvedimenti proncipali del governo. Stamane si è tenuto invece il vertice a tre tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e i due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Sembra dunque che per la nomina del presidente Consob, posizione per cui è in pole position Minenna, ci sia un nuovo rinvio.
Manovra: Durigon, testi pronti su reddito-quota 100, oggi in cdm
“I testi sono pronti, sono stati validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dai ministeri”. Lo sostiene il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon a Radio anch’io, riferendosi al decreto che contiene i due provvedimenti chiave di questo governo: il reddito di cittadinanza e quota 100.
“Si sta affrontando un documento molto esaustivo delle due azioni e oggi ne parleremo con il premier e i vicepremier per poi portarlo, sempre oggi, in Consiglio dei ministri” ha spiegato Durigon. “La posizione e’ definita – dice ancora – ma vogliamo spiegarla al premier e ai vice premier”. “Stiamo valutando l’azione finale, aspetterei oggi pomeriggio per avere il quadro conclusivo”.
Il decreto prevede un sconto per il riscatto della laurea per gli under 45. “Assolutamente si’ – spiega Durigon – Abbiamo voluto far credere ai giovani che la loro pensione e’ a portata di mano, e in qualche modo possono costruirsi il loro percorso previdenziale, abbiamo fatto in modo che i contributi possono essere recuperati”.
Durigon conferma poi che le prime finestre d’uscita saranno aprile per i privati e luglio per gli statali. “Assolutamente si'”. Quota stanziata 3,9 miliardi ma in realta’ le spese complessive sarabbero di 4,7 miliardi. Ci sono le coperture?
“Il sistema e’ definito e sara’ molto piu’ esaustivo di quello che era in previsione, avremo una riforma pensionistica che lascera’ il segno in questo Paese. Ci sono alcune cose in piu’ ma sara’ tutto coperto”.
I 350.000 che nel prossimo triennio aderiranno a quota 100 perderanno del soldi rispetto alla Fornero. In quale percentuale? “Non si perdera’ nulla rispetto a quello che uno ha versato. Dai calcoli statistici che abbiamo affrontato ci sono dei mancati guadagni, fino a un massimo del 16% del netto per pensioni di 1.500-2.000 euro. Ma gli italiani sapranno fare i loro conti per trovare le soluzioni piu’ adeguate per loro”.
Fonte: www.affaritaliani.it