Matteo Salvini a processo. La rinuncia all’immunità pone il leader del Carroccio in posizione di vantaggio qualunque dovesse essere l’esito della vicenda, spiazzando il m5s.
di Marco Zonetti
La rinuncia all’immunità parlamentare da parte di Salvini è un autentico colpaccio mediatico e propagandistico in quanto 1) egli mostra al mondo intero di non aver paura di essere perseguito per le proprie azioni (che rivendica e ribadisce, galvanizzando ulteriormente il suo elettorato e i sostenitori della linea dura nella questione migratoria) e 2) mette in difficoltà e costringe gli alleati del Ms a uscire allo scoperto, dilaniandoli dall’interno.
Cosa decideranno i senatori del m5s al momento di votare pro o contro il processo a Salvini? Quale parte del loro elettorato sceglieranno di scontentare, quella di “destra” votando a sfavore dell’alleato leghista o quella di “sinistra” (già piuttosto delusa, come dimostrano i sondaggi a picco) optando per mandarlo alla “sbarra”? Qualunque decisione i grillini prenderanno si ritorcerà contro di loro, lasciando illeso Salvini.
E inoltre, qualunque dovesse essere l’esito di un eventuale processo, la scelta di rinunciare all’immunità pone Salvini in una posizione di forza, in quanto – in caso di condanna – risulterebbe agli occhi del suo bacino di elettori il martire della situazione, per giunta il martire andato incontro spontaneamente e senza scorciatoie al proprio destino rivelatosi avverso. E ovviamente, in caso di assoluzione, sarebbe un trionfo su tutta la linea. Un trionfo ottenuto senza “barare” e profittare dei propri privilegi.
Regalo più grande e più proficuo per la campagna per le prossime elezioni, Salvini non avrebbe potuto ricevere…
di Marco Zonetti
Fonte: www.affaritaliani.it