Il 27 gennaio scorso, Plettro d’autore al famoso complesso sassarese dei Bertas per i loro meriti artistici e per la loro longevità con ben 53 anni di musica insieme. Il prestigioso riconoscimento, solitamente destinato ad personam, questa volta è stato assegnato ad un intero gruppo musicale, come ha spiegato l’ideatore del premio, Antonio Sardu, in apertura d’evento, svoltosi nel magnifico scenario del Palazzo Boyl di Milis: “Si tratta di una premiazione anomala anche se giustificatissima. Perchè il Plettro d’autore è nato per dare un riconoscimento ad un singolo artista, mentre questa volta si tratta di un’intera band”.
Orgoglioso della scelta della sede dell’evento, il sindaco di Milis, Sergio Vacca, che ha fatto magnificamente gli onori di casa agli ospiti, mettendo in risalto anche il ritorno che il paese avrebbe avuto, per quanto riguarda la valorizzazione delle bellezze locali e della stupenda struttura di Palazzo Boyl, che spesso ospita anche mostre d’arte. L’onore di consegnare il premio è spettato al giornalista Giacomo Serreli, che ha riepilogato un po’ la carriera dei musicisti sassaresi, definiti protagonisti del panorama isolano e italiano, della musica degli ultimi cinquanta anni.
Autore del trofeo, Nanni Rocca, maestro orafo di Gavoi, erede di una lunga dinastia di artigiani di questo tipo di manifatture, che ha illustrato i simboli che ha scelto per questa ricorrenza: “Ho inserito il Plettro, realizzato in argento, con incisi due occhi simili a quelli dei Giganti di Mont’e Prama, perchè anche i Bertas, sono dei Giganti, il tutto accompagnato da spighe di grano, simbolo della nostra terra”. ha spiegato Rocca. La cerimonia si è conclusa con un omaggio musicale del Coro La Vega ai Bertas, che hanno cantato una loro famosa canzone “Badde lontana”, un altro omaggio musicale il gruppo sassarese lo ha poi ricevuto anche dal nuovo trio pop Tilli Tilli Pon Pon, composto da Antonio Sardu, Onofrio Cocco e Maurizio Mocci, contraccambiati da una esibizione acustica dal vivo dei Bertas, eseguita senza l’ausilio di strumentazioni elettroniche e col contributo di Antonio Sardu al cacon, strappando l’ammirazione dei presenti.
La festa è poi proseguita nel pomeriggio, nell’antica Casa Sardu con un incontro conviviale conclusosi con uno spettacolo offerto dal gruppo sassarese, che si è avvalso dell’apporto di Antonio Sardu alla batteria, che poi, a fine serata, si è esibito col suo nuovo complesso musicale dei Rock Sound, che hanno accompagnato le canzoni della brava cantante Simona Fanari, un’artista dalla bellissima voce.
Ufficialmente il gruppo dei Bertas è nato il 19 dicembre 1965, ma come ci ha spiegato Carlo Costa, alcuni di loro avevano già suonato con la formazione dei Baronetti, che d’estate si esibivano nel Night Club dell’Hotel Pontinental di Platamona, dove allietavano le serate degli ospiti inglesi.
La loro consacrazione avvenne con la vittoria al concorso musicale Sardegna Canta, che procurò loro un contratto discografico con la RCA italiana, con la quale incisero Fatalità, che diede al gruppo una grande notorietà a livello mondiale, poi il cambiamento e nel 1974, la decisione di cantare canzoni in sardo. Oggi c’è stata un’altra inversione e col loro ultimo lavoro discografico dal titolo, Cambia il Mondo, della quale hanno anche prodotto un bellissimo video, hanno ripreso a cantare in italiano.
Gian Piero Pinna