Questo pomeriggio, nel Salotto Letterario della Residenza d’Epoca Regina d’Arborea, al primo piano del Palazzo Carta Corrias, in Piazza Eleonora, 4 ad Oristano, c’è stata la presentazione del libro di Pino Maggiolo, “Antica Sardegna – Una storia diversa”, frutto di ricerche decennali dell’autore, che lo hanno portato a conclusioni inedite che offrono spunti di riflessione e di analisi, in quanto “Io ho indagato la storia della Sardegna che va dal Neolitico sino all’anno 1000 a.C., esclusivamente leggendo tanti testi che parlano di quel periodo e in mancanza di documenti scritti, ho fatto esclusivamente ipotesi – ha spiegato Maggiolo all’inizio del suo intervento – in quanto non si può parlare di verità assolute”.
Moderatore dell’evento, è stato Paolo Sanna Caria, che nella sua introduzione all’evento, ha avuto parole di biasimo sul modo in cui gli accademici trattano l’argomento e sul loro snobismo nei confronti di chi non appartiene alla loro “casta”. Dopo l’introduzione di Sanna, è intervenuto Giorgio Saba, architetto di professione, ma appassionato di storia della Sardegna, come lui stesso ha sottolineato nel suo discorso, spiegando che non capisce il modo di procedere degli archeologi ufficiali che non tengono conto dei tanti tesori che la nostra terra ancora custodisce come è recentemente emerso dalle indagini col georadar eseguite dall’equipe del professor Ranieri nel sito del Sinis dove sono state trovate le statue dei giganti.
L’autore, nativo di Santadi, è un appassionato di storia antica e le sue ricerche, lo hanno portato a conclusioni inedite sul ruolo degli antichi Sardi in epoca preistorica, che sono ben spiegate nel suo libro, con dovizie di particolari.
Magnificamente restaurato, nel rigoroso rispetto dello stile originario, lo splendido Palazzo Co
rrias-Carta, conserva intatto il fascino dell’atmosfera ovattata dell’antica aristocrazia oristanese.
Attualmente è sede di una struttura ricettiva, splendidamente gestita con cortesia e signorile gentilezza, dallo stesso Paolo Sanna Caria, da Maria Luisa Marongiu e dal loro staff.
La Residenza d’Epoca Regina d’Arborea, negli ultimi tempi si sta ritagliando uno spazio molto importante nella presentazione di libri inerenti la Preistoria, la Storia e la Cultura della Sardegna.
Il palazzo fu fatto erigere a metà Ottocento dal nobile oristanese Giuseppe Corrias, purtroppo, sono stati persi i progetti originali e non è dato sapere l’anno di avvio dei lavori, ma l’edificio compare in una planimetria del 1859 e doveva essere quasi ultimato nel 1874, quando Giovanni Spano lo cita, assegnandone la paternità del disegno a Gaetano Cima.
L’attribuzione trova conferma nell’uso estremamente coerente di elementi tratti dal repertorio morfologico neoclassico e nella grande attenzione verso il dato urbanistico. In definitiva, il palazzo Corrias-Carta rappresenta la massima espressione dell’edilizia civile oristanese.
Degno di nota è il fatto che il Salotto letterario, ospitato nella Residenza Storica Regina d’Arborea, si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nella cultura oristanese.
Gian Piero Pinna