L’idea è semplice, immediata e, soprattutto, unica in Sardegna. Una piattaforma web che mette in contatto professionisti della casa e i clienti, una vetrina che permetterà ad aziende ma soprattutto a singoli lavoratori di farsi conoscere, lasciare un contatto, indicare i propri servizi, e dall’altra parte chi ne usufruirà potrà anche lasciare recensioni. Come siamo abituati a fare per hotel e ristoranti.
Si chiama Domoexpert, e la mente che c’è dietro è di un ragazzo olbiese: Andrea Oppia, 35 anni, che già un paio di anni fa si era fatto notare per aver vinto un concorso della San Francisco tech academy con un’idea per un’app. “Mi sono mosso ricalcando le orme di piattaforme simili che agiscono a livello nazionale o globale – spiega Andrea, parlando del suo sito, online dal 20 gennaio -, Domoexpert è dedicato a professionisti e tecnici della casa, e il suo punto di forza è che è pensato solo su scala regionale”.
L’idea nasce semplicemente notando la difficoltà di alcuni amici nel trovare i giusti tecnici per occuparsi della loro casa. “E quando ci si trova a dover cercare un idraulico, un elettricista o un arredatore, effettivamente si viene presi dal dubbio: sarà bravo, sarà troppo costoso, andrà bene?”.
Oltre a quelle citate, le figure che si possono cercare sono tante, dal giardiniere all’addetto ai traslochi, l’ascensorista, il disinfestatore, chi si occupa di climatizzatori o di autospurgo. Di fatto si tratta di un motore di ricerca specializzato, dedicato a esperti del settore e rivolto a tutti.
“All’inizio ho pensato a creare una mediazione tra professionisti e clienti – continua Andrea Oppia -, invece è meglio di no, e così il rapporto è diretto. Finito il lavoro, il cliente può recensire i vari tecnici, in modo tale da dare un’indicazione a chi arriva dopo”.
Il primo periodo sarà dedicato ad accrescere la rete di professionisti sulla piattaforma, in maniera da offrire tante opzioni tra i vari centri dell’isola. E niente sogni di gloria e ricchezze, almeno per l’inizio si percorre la strada del no-profit. “E’ necessario – conclude Andrea -, per un po’ di tempo i ricavi saranno reinvestiti per il mantenimento e la crescita del sito”.