E così, nell’aula del Consiglio Regionale, ieri si è consumato un altro “sgarbo” nei confronti della Gallura. Infatti, al momento del voto è mancato il numero legale e così l’istituzione della Provincia del Nord Est, è andata a farsi benedire.
Di Provincia gallurese, quindi, se ne riparlerà nella prossima legislatura, alla faccia ddei consiglieri regionali galluresi (Meloni (PD), Fasolino (FI), Zanchetta (UPC), Satta (PSd’Az) e anche gli assessori Careddu (PD) e Caria (PD), che nella seduta di ieri si sono battuti con tutte le loro forze e hanno fatto il possibile per avviare, almeno, il percorso sul referendum. Niente da fare.Dal Presidente del Consiglio Gianfranco Ganau a tutta la pattuglia del Pd, c’è stata una chiusura totale nei confronti dell’accoglimento della legge sulla Provincia del Nord Est, proposta a suo tempo dal consigliere regionale Pd Giuseppe Meloni.
Se n’è discusso per l’intera mattinata, ma non si è riusciti a trovare la quadra. Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori, si è lavorato con intensità per raggiungere un accordo in extremis, ma tutti i tentativi sono sistematicamente naufragati.
Ad inizio di seduta, comunque, il Presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, aveva annunciato la presentazione di un emendamento di sintesi sostitutivo totale dell’art. 1, il n. 72. Il testo prevedeva fra l’altro l’istituzione e la soppressione di nuove Province con una legge regionale, sentite le popolazioni interessate con un referendum consultivo.
La discussione, però, non ha prodotto nessun effetto positivo, tanto che lo scrutinio è stato interrotto dalle sonore proteste di alcuni settori del pubblico, costringendo lo stesso presidente a sospendere la seduta e far sgomberare le tribune. Alla ripresa dei lavori Alla ripresa dei lavori è stato rimesso in votazione l’emendamento ma, constatata la mancanza del numero legale, il presidente ha tolto la seduta.
Un bel tiro mancino, insomma, da parte dei consiglieri regionali del Pd, più preoccupati di conservare la “poltrona”, piuttosto che decretare la nascita della nuova provincia.
Che dire in proposito? C’è solo da prendere atto che, ancora una volta, si è voluto “mortificare” l’intero territorio gallurese, la cui popolazione, il 24 febbraio prossimo, data in cui si andrà alle urne per rinnovare il Consiglio regionale, dovrà ponderare bene l’espressione del voto, “punendo” quella parte politica che per l’intera legislatura si è ostinata a negare un sacrosanto diritto al Nord Est e ai suoi abitanti.