L’associazione PS Museum ha il piacere di presentare il progetto dell’artista Lughia “I Luoghi del sentire”, lavoro itinerante che farà tappa nel Giardino Sonoro di San Sperate, il museo all’aperto dello scultore Pinuccio Sciola.
Inizia così la programmazione culturale per il 2019 del festival di Sant’Arte. Arte che secondo la visione dello scultore del Paese Museo andrebbe onorata e festeggiata tutti i giorni dell’anno. Il “Giardino Sonoro” è la terza delle quattordici tappe de “I luoghi del sentire”, progetto con il quale Lughia colloca un’insegna che sollecita disponibilità all’ascolto in luoghi di particolare suggestione in sintonia con la propria anima. “Il Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola – sostiene Lughia – è un luogo speciale nel quale pietre megalitiche addolcite dal profumo degli agrumi si sublimano in armonie siderali a colloquio con il sole, la luna e le stelle. Uno spazio incantato dove l’arte si respira in una dimensione estranea al tempo”.Avvicinarsi alla poetica dell’artista e meglio interpretarne le opere dopo aver attraversato luoghi e situazioni che è l’artista stesso a dichiarare armonici con il proprio sentire, questa è l’operazione intrapresa da Lughia che nei propri luoghi d’affezione colloca un’insegna tonda, in tutto simile alle segnaletiche verticali stradali, contenente una figura femminile in meditazione accompagnata dalla scritta: Area del rispetto del sentire. Un cartello pedonale che sollecita silenzio e predisposizione all’ascolto in luoghi magici, ricchi di suggestioni, che hanno il potere di dare spazio all’emozione ed al pensiero.
Un’operazione questa che Lughia va realizzando nel tempo, ogni qual volta sono i luoghi attraversati a dischiuderle orizzonti esistenziali di cui vuol renderci partecipi.
Quattordici le insegne che l’artista collocherà prevalentemente nelle regioni con le quali ha intrecciato un intenso rapporto sentimentale: la Sardegna dove è nata, il Veneto che la ha vista adolescente, il Lazio dove è lungamente vissuta e le Marche, sua nuova terra d’adozione. Quattordici tappe che, nel porre in relazione l’intimità dell’artista con realtà altamente coinvolgenti e formative, costituiranno il percorso ideale per un avvicinamento, in chi tale esperienza vorrà vivere, al sentire dell’artista.
Analoghe insegne sono state collocate presso la Casa degli Artisti a Sant’Anna del Furlo, prezioso esempio marchigiano di residenza creativa e parco artistico che accoglie quasi cinquecento opere tra sculture ed interventi di Land Art; in Sardegna nel comune di Banari presso la Chiesa della Madonna di Cea, piccolo gioiello architettonico parte di un paesaggio dove la natura, la storia e l’arte si fondono in un respiro vitale.