Arrestati ieri mattina due fratelli per detenzione di armi clandestine, i due siniscolesi di 58 e 60 anni sono stati condotti nella caserma di Siniscola
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Siniscola e della Squadriglia di Monte Pizzinnu, insieme a una squadra e ai cinofili dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” di Abbasanta, hanno arrestato ieri mattina due fratelli per detenzione abusiva di armi clandestine.
Da mesi i militari della Compagnia di Siniscola stanno effettuando accurate perquisizioni negli ovili della zona alla ricerca di stupefacenti, armi ed esplosivi: l’ultimo avvenimento verificatosi nella località “Sos Appentos” che ha visto la deflagrazione di un ordigno rudimentale ha intensificato l’attenzione dei militari nella ricerca di materiale di detenzione illegale.
Dopo numerosi servizi di osservazione nelle località vicine al luogo dell’evento, alle prime luci dell’alba è scattato il blitz dei militari in un ovile in località “Mattaquizza”, situata anch’essa nella frazione di Santa Lucia: troppo strane erano sembrate le abitudini dei due allevatori proprietari del posto e le loro frequentazioni.
Data la grandezza dell’area da perquisire, è stato necessario l’intervento di una decina di militari, oltre al prezioso contributo del segugio, addestrato per la ricerca di materiale esplodente: il cane aveva segnalato diversi anfratti dove probabilmente erano state nascoste polveri da sparo, ma ormai erano risultate vuote.
Grazie al suo fiuto, e dopo un’accurata perquisizione nel vasto terreno, è stato però possibile ritrovare due pistole “Beretta” con matricola abrasa in ottimo stato di conservazione, avvolte in buste di cellophane e ben nascoste in degli anfratti rocciosi dell’agro, ma a facile portata di mano di chi conosceva il loro nascondiglio. I due caricatori pieni di 8 e 10 colpi in buonissimo stato, le rendevano pronte all’uso.
I due, con la passione per la caccia, detenevano legalmente nelle loro rispettive abitazioni al centro di Siniscola anche 4 fucili cal. 12 “Franchi”, “Beretta”, “Browing” e “Zanardini”, che sono state poi sequestrate cautelativamente dai Carabinieri.
I due allevatori siniscolesi di 58 e 60 anni sono stati condotti nella caserma di Siniscola e, una volta espletate le formalità di rito, sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di detenzione di armi clandestine. Sono stati successivamente tradotti al carcere “Badu ‘e Carros” di Nuoro, dove nelle prossime ore verranno interrogati dall’Autorità Giudiziaria.
Verranno inoltre effettuati accurati accertamenti tecnici da parte dei militari del RIS di Cagliari sulle due armi scovate per accertare se possano aver sparato in alcune occasioni precedenti al ritrovamento di ieri.