“Le nostre canzoni sono fatte di rock, blues, folk e pop e raccontano storie di gente in pancia al pesce, amori in salamoia e cuori che aspettano (ma cosa?)” scrivono i Trigale sulla loro pagina facebook ufficiale.
“In pancia al pesce”, il loro primo Lp, racconta un quotidiano popolato di personaggi sbilenchi, agitato da rabbie e amori, sogni strani e sensazioni stranianti, come quella di vivere nella pancia di un pesce. Il loro cuore, in attesa di qualcosa che non si lascia definire compiutamente, rifiuta con forza la legge del più forte, e si affida alla pazienza, in uno spazio-tempo sospeso e sorprendente. I Trigale disegnano personaggi capaci di rimettere in sesto porcilaie con quattro cantoni di cemento grezzo, ma anche di regalarsi una canzone cantata in una veranda affacciata sul nulla.
L’incontro di Marco Noce (voce e chitarra), Nicola Serci (basso e voce), Roberto Etzi (batteria e voce) dà vita ad un ibrido riuscito, in perfetto equilibrio tra attitudine rétro e modernità, che rispolvera, arricchendolo di soluzioni originali, il rockabilly anni ’50.
La Redazione