Giovedì 17 gennaio alle 19:00, il Fuaié, il caffè del Teatro Massimo in viale Trento 9 a Cagliari, ospiterà Stefano Zangrando, autore del libro “Fratello minore. Sorte, amori e pagine di Peter B.” (Arkadia Editore), per una serata dedicata a Berlino e allo scrittore e drammaturgo Peter Brasch, la cui vita ha ispirato il romanzo.
Viaggio a Berlino, storia di Peter B., scrittore maledetto è un evento che unisce letteratura e musica nella rievocazione non solo della vita di Brasch, ma di una stagione storica – e del suo concludersi – che ha segnato l’Europa dell’ultimo scorcio del secolo scorso.
Peter Brasch, scrittore e drammaturgo tedesco, morto poco più che quarantenne nel 2001 vittima di una vita dannata e segnata dal bere, fratello minore del più noto Thomas e figlio di un funzionario della DDR, attraversò e fu testimone di quel processo di unificazione che ebbe come protagonista non solo una città ma un’intera nazione.
Brasch e la sua Berlino, quindi, per una serata volta a rievocare l’opera dello scrittore tedesco e le atmosfere di una città divisa, soprattutto di quella parte est destinata a cambiare volto dopo il novembre del 1989, quando quel muro veniva giù, ben trent’anni fa.
Ad accompagnare Stefano Zangrando, per l’occasione nella duplice veste di autore e lettore, sarà la filosofa Piera Ghisu, in un dipanarsi di letture e suggestioni che saranno sottolineate dalla musica elettronica di Sascha Stein, protagonista anche del djset che chiuderà la serata e nel corso del quale sarà possibile degustare un menù in perfetto stile berlinese.
Il libro
Berlino, zona est, un autunno degli anni Novanta, prima dell’alba. Un uomo scende in strada, è uno scrittore semisconosciuto e un ex-bevitore. Ha quarant’anni e la sua vita è sospesa. Vent’anni dopo, un autore italiano che si reca spesso a Berlino s’imbatte nei ricordi di quell’uomo.
Si mette sulle sue tracce, ne scopre gli scritti, e decide di ricostruirne un ritratto. Immagina, si interroga, si rivolge a lui. Ne rievoca il passato famigliare, i genitori ebrei fuggiti dal nazismo per approdare nella Germania comunista, i fratelli artisti e ugualmente ribelli contro lo status quo incarnato da un padre funzionario della DDR.
Fa parlare su un palcoscenico immaginario le donne che lo hanno amato. Visita la sua tomba e ne commenta gli ultimi anni, tenta di riscattarne l’esistenza fatta di rabbie e sconfitte. Fino a salvarne, grazie alla poesia, la purezza ferita.
Stefano Zangrando è autore, traduttore e docente. Nel 2008 ha ottenuto una borsa di scrittura dell’Accademia delle Arti di Berlino, nel 2009 il riconoscimento Nuove leve del Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria.
È membro fondatore del Seminario Internazionale sul Romanzo presso l’Università di Trento e co-presidente dell’Unione Autrici e Autori del Sudtirolo. Collabora con varie testate giornalistiche e riviste – “Alias”, “Il Manifesto”, “L’Indice dei libri del mese” –, e blog, come “Nazione indiana” e “Zibaldoni”. Tra le sue opere narrative Quando si vive (Keller, 2009) e Amateurs (Alpha Beta, 2016). Vive e lavora fra il Trentino-Alto Adige e Berlino.
L’evento, a ingresso libero, è organizzato in collaborazione con il Fuaié, il Teatro Massimo e la libreria Edumondo.