Stefano Battaglia in piano solo domani sera – sabato 23 febbraio – ad Alghero (Ss) per il quarto concerto nel cartellone di JazzAlguer, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu.
Il pianista milanese è di scena a partire dalle 21 nell’affascinante cornice della chiesa di San Francesco, uno dei monumenti più belli della città catalana di Sardegna. Il biglietto d’ingresso costa cinque euro; botteghino aperto dalle 19.30. Nato a Milano nel 1965, Stefano Battaglia è un pianista raffinato, con una propensione per la ricerca costante di dimensioni musicali e obiettivi sempre nuovi, dal suono profondo e, al tempo stesso, dotato di leggerezza, incisive vibrazioni e originalità. Forte di una solida preparazione musicale che l’ha portato dapprima a mettersi in luce in ambito “classico”, conta un vasto curriculum di collaborazioni importanti e progetti propri, qualcosa come tremila concerti all’attivo e una discografia di oltre cento titoli che gli ha fruttato premi e riconoscimenti in patria e all’estero. Nel 2004 ha inaugurato la collaborazione con la prestigiosa etichetta tedesca ECM, che ha pubblicato sette suoi album: i doppi “Raccolto” e “Re: Pasolini“, lavoro celebrativo ispirato e dedicato alla figura e all’opera del grande regista e intellettuale. Il tributo a Pasolini viene eseguito nelle più prestigiose sale da concerto del mondo, tra cui la Steinway Hall di New York, l’Alte Oper di Francoforte e il Teatro Vachron di Atene.“Pastorale” è invece un nuovo capitolo del suo sodalizio con il percussionista Michele Rabbia, un duo che negli anni ha coltivato importanti collaborazioni, dialogando con altre discipline dell’arte, in particolare con la danza, il teatro e la pittura. Dal 2007 il pianista milanese si concentra in particolare sul trio con Salvatore Maiore e Roberto Dani, con cui registra per l’ECM tre album: “The River Of Anyder“, “Songways” e “In the Morning“; un tributo, quest’ultimo, al compositore americano Alec Wilder (1907-1980), sulla cui opera Stefano Battaglia ha lavorato per anni, spaziando in modo trasversale dalle popular songs alle art songs, dalla musica per il teatro all’opera, dalla night music ai lavori per l’infanzia.
Negli ultimi anni è tornato alla formula della performance in piano solo, dove esplora idee e repertori sempre diversi per dare corpo e libertà alle proprie capacità espressive, da eccellente improvvisatore a tutto campo e colto compositore qual è. Una formula, quella del piano solo, culminata nel settembre 2017 con la pubblicazione (sempre per l’ECM) del doppio album live “Pelagos“: un titolo che rimanda all’attualità dei processi migratori (“pelagos”, cioè “mare” in greco), che Stefano Battaglia interpreta tra composizioni autografe e improvvisazioni spontanee alternando momenti di profonda meditazione lirica a istanti di forte tensione ritmica, armonie complesse e minimalismo, influenze di una solida formazione classica e lemmi del linguaggio musicale di tutto il mondo, in una evoluzione drammaturgica tipica delle produzioni ECM e del lavoro del suo patron Manfred Eicher.
Inaugurata il 2 novembre dal violoncellista Mario Brunello, e proseguita l’antivigilia di Natale con il progetto “Back to Bach” di Paolo Fresu con l’ensemble I Virtuosi Italiani, e poi lo scorso 26 gennaio con il duo Gianluigi Trovesi – Gianni Coscia, la seconda edizione di JazzAlguer andrà avanti fino a luglio con un ricco programma di concerti allestito dall’associazione culturale Bayou Club-Events con il contributo del Comune di Alghero, della Fondazione di Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari, delle Tenute Sella&Mosca, del Banco di Sardegna, di Unipol Gruppo, della Fondazione Alghero (Musei / Eventi / Turismo), e con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna.
Prossimo appuntamento in cartellone il 30 marzo con il trio della pianista Sade Mangiaracina al Teatro Civico di Alghero.