La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà otto allevatori perché si sono resi responsabili del reato di violenza privata
Nell’ambito dei numerosi servizi predisposti in occasione delle estemporanee manifestazioni di protesta poste in essere dai pastori, la Polizia di Stato ha denunciato otto allevatori.
Lo scorso 19 febbraio 2019 durante le proteste messe in atto dagli allevatori per la nota vertenza sul prezzo del latte, gli Agenti del Commissariato di PS di Quartu Sant’Elena sono interventi presso la sede del Caseificio “Ferruccio Podda S.P.A.” ubicato al km 7,750 della ex SS 131, perché era giunta la segnalazione che una autocisterna contenente latte caprino non poteva accedere all’interno dello stabilimento perché all’ingresso vi era un presidio di pastori, che non consentiva l’accesso del mezzo.
I poliziotti hanno svolto una delicata e laboriosa attività di mediazione con i manifestanti affinché la protesta non degenerasse ulteriormente e per evitare l’impiego della Forza Pubblica. Il mezzo ha potuto effettuare la consegna solo dopo qualche ora, fatto questo che ha reso il latte inutilizzabile per la produzione.
Nel corso del servizio sono stati identificati 8 manifestanti, P.P. 55enne, B.M. 48enne, F.A. 54enne, M.M 40enne, M.M. 51enne, C.A. 45enne, P.A. 65enne e F.F.B. 59enne, che sono stati tutti denunciati alla locale Procura della Repubblica perché responsabili del delitto di violenza privata e di altre fattispecie che il Pubblico Ministero riscontrerà nel loro comportamento.
Sono in corso ulteriori accertamenti su analoghi episodi e su altre manifestazioni con blocchi stradali verificatisi su tutta la provincia nei giorni scorsi da cui potranno scaturire ulteriori riferimenti all’A.G.: la libertà di manifestare il diritto di portare avanti una legittima protesta, infatti, deve mantenersi nei limiti della legalità e non può travalicare in ipotesi di reato che, nella quasi totalità dei casi, sono procedibili a prescindere da eventuali querele degli interessati.