“Musica e Storia”: sino al 13 aprile incontri con studiosi, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre per raccontare i genocidi dell’Ottocento e Novecento e comprendere meglio il presente.
Tra gli ospiti: Gastone Breccia, Agop Manoukian, Mirella Serri, Valdo Spini, Dorian Gray Orchestra, Ado Hasanovic, Irma ToudjianDal genocidio dei nativi americani alla Shoah, sino al Massacro di Srebrenica. Dal 16 febbraio al 13 aprile la fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” organizza a Cagliari cinque appuntamenti con la storia dedicati ai genocidi dell’Ottocento e Novecento. Il festival si intitola “Musica e storia“, ed è un viaggio nel tempo pensato come occasione da cui partire per orientarsi verso un successivo approfondimento.
Giunto alla settima edizione, “Musica e storia” sarà ospitato nel suggestivo Palazzo Siotto di via Genovesi 114 (quartiere Castello) dove ogni appuntamento, in programma sempre alle 19, sarà costruito secondo un modulo che alternerà un primo momento di analisi storica – insieme a uno studioso di chiara fama- a uno prettamente musicale, insieme ad artisti nazionali, seguito dalla visione di un film sull’argomento della serata.
Realizzato sotto la direzione artistica di Francesco Accardo, “Musica e storia” prenderà il via sabato 16 gennaio con un incontro dal titolo “Il sentiero delle lacrime“, sul genocidio degli indiani d’America. Dopo l’introduzione curata dal giornalista Fabio Marcello (a cui è affidata la presentazione di ciascuno dei cinque incontri), il tema sarà affrontato da Gastone Breccia, docente di Storia Militare Antica all’Università di Pavia. Seguirà un momento musicale affidato alla Dorian Gray Orchestra, inedita formazione con quartetto d’archi della band Dorian Gray, premio MEI alla carriera nel 2009 e prima formazione italiana in Cina, che suonerà per intero un riadattamento del disco La pelle degli spiriti. Si chiude con la proiezione, alle 21.15, del film diretto e interpretato da Kevin Kostner, Balla coi lupi (Usa, 1990, 181′).
Il secondo appuntamento, sabato 2 marzo, è dedicato al genocidio armeno (Medz Yeghern). Lo studioso chiamato per l’occasione sarà Agop Manoukian, rappresentante degli Armeni in Italia. Al suo intervento seguirà il concerto della pianista franco-libanese, da tempo residente in Sardegna, Irma Toudjian, durante il quale Paolo Cossi, graphic novelist tra i più quotati e apprezzati in Europa, realizzerà illustrazioni in tempo reale. A chiudere la serata sarà, alle 21.15, il film “Ararat” di Atom Egoyan (Canada, 2002, 115′).
Il 16 marzo la terza serata, intitolata “Bambini in fuga“, vedrà protagonista la giornalista e saggista Mirella Serri (collabora con le reti Rai Cultura e Rai Storia, oltre che con La Stampa e Sette- Corriere della Sera). L’incontro verterà sulla Shoah e sarà seguito dall’esibizione della corale I Polyphonica. Si proseguirà, alle 21.15, con il film “Monsieur Batignole” di Gérard Jugnot (Francia, 2002, 100′).
Il 30 marzo il penultimo appuntamento, Maschere per un massacro, verterà sulla guerra in Bosnia e vedrà ospite il regista Ado Hasanovic. A seguire musica, con il pianista Francesco Giammarco, e letture dell’attrice Laura Fortuna dal libro di Paolo Rumiz “Maschere per un massacro“. Si chiude, alle 21.15, con la proiezione di alcuni corti realizzati in Bosnia.
Si intitola Hotel Ruanda la serata del 13 aprile, dedicata al genocidio in Ruanda. Parteciperanno Françoise Kankindi ed Eric Wibabara, dell’associazione BeneRwanda, e il compositore Fabrizio Casti che proporrà uno spettacolo audio-video inedito. A chiudere questo appuntamento sarà, alle 21.15, la proiezione del film “Hotel Rwanda“, di Terry George (Canada- Gran Bretagna- Italia- Sudafrica, 2004, 121′).
Ciascun incontro sarà inframezzato da un momento gourmet: alla fine di ogni concerto sarà possibile (dietro prenotazione inviando una mail a [email protected]) attendere la proiezione del film degustando i prodotti a km zero proposti da alcune aziende locali.
Non è tutto: il 13 aprile è in programma anche “Raccontare la Storia“, incontro con le scuole in cui interverranno i docenti di Storia dell’Università di Cagliari Aldo Accardo e Giampaolo Salice, l’ex ministro Valdo Spini (attualmente presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiana) e rappresentanti di CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), Osservatorio Balcani-Caucaso, MIUR e MiBAC.
Nei giorni del festival sarà possibile ammirare le opere degli artisti Mario Nardi, Marcello Simeone e Davide Volponi che rappresenteranno il tema del genocidio in mostre ad hoc.
«La scelta del tema di questa edizione è nata durante un recente viaggio in Bosnia in cui mi sono interrogato sulla locuzione giornalistica pulizia etnica e sulla sistematicità della cattiveria degli uomini-spiega Francesco Accardo– Di fronte ai genocidi dell’Ottocento e del Novecento si conferma l’importanza della conoscenza del passato affinché ci si possa orientare, come bussole, nel presente».
Per informazioni: www.fondazionegiuseppesiotto.org oppure [email protected]. Telefono: 070 682384.
Biglietti. Biglietto Musica e Storia: 10,00 €, Biglietto Cinema e Storia: 8,00 €, Biglietto completo + light dinner: 15,00 €.
Abbonamento Musica e Storia: 40,00 €, Abbonamento Cinema e Storia: 30,00 €, Abbonamento tutto incluso: 60,00 €.
Media partner della rassegna è Unicaradio.
Musica e storia è realizzato in collaborazione con: MiBAC – Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, Comune di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura, UNHCR, MIUR, Esercito Italiano.
Collaborano inoltre con la manifestazione: Associazione degli istituti culturali italiani, Associazione Le Officine, Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna, Comitato Grandi Eventi Sardegna, Istituto per la Storia del Risorgimento, Società Italiana per lo studio della storia contemporanea, Consiglio Italiano dei Rifugiati, Osservatorio Balcani-Caucaso, associazione culturale Echi lontani, associazione Suoni e Pause, società cooperativa Vox Day, Società Umanitaria Cineteca Sarda, associazione Chenabura – Sardos pro Israele, associazione Bene Rwanda Onlus.
Con il contributo della Fondazione di Sardegna.