I poliziotti del Gruppo Falchi della Squadra Mobile, a seguito di provvedimento della misura cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Cagliari per la spiccata capacità a delinquere e i numerosi reati di natura predatoria perpetrati dallo straniero, tra i quali anche il reato di rapina, lo hanno rintracciato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Uta.
In particolare FAYE è stato riconosciuto da due giovani rimasti vittime dei reati di furto con strappo, estorsione e rapina.
Il primo episodio è avvenuto nel giugno scorso quando, in Piazza del Carmine, il senegalese si era avvicinato al ragazzo sottraendogli il telefonino e l’orologio, chiedendo una somma di denaro per la restituzione e colpendolo poi con due schiaffi al suo rifiuto.
L’altro episodio è avvenuto nel mese di dicembre quando FAYE nel quartiere Marina, aveva afferrato al collo un ragazzo che passeggiava con il proprio cane chiedendo di consegnargli i soldi mentre un complice, suo connazionale, afferrava il suo cane minacciando di ucciderlo se non avesse adempiuto alla richiesta.
Il giovane, per paura delle conseguenze, consegnava i soldi che custodiva nel portafoglio e, nel contempo il complice si impossessava anche del suo telefonino.