Si è tenuta a Caltana, frazione di Santa Maria di Sala, la Cerimonia in ricordo delle vittime di Cesare Battisti. Il sunto della lettera dell’Fsp.
“Questa è una giornata davvero speciale e non perché ricordiamo Vittime innocenti della violenza dei terroristi, primo fra tutti il criminale Cesare Battisti. Noi, infatti, li ricordiamo continuamente, ogni anno, perché il fuoco del ricordo non sia mai sopito, come monito per le future generazioni e come doveroso tributo d’onore a questi innocenti. È una giornata speciale perché, con Battisti dietro le sbarre, dopo 40 interminabili anni…. un senso di sollievo è finalmente giunto ad alleviare lo sconforto di famiglie che troppo hanno atteso per vedere la giustizia diventare un fatto concreto. E noi che abbiamo trascorso tanto tempo con i familiari di Sabbadin, Torregiani e Campagna, cercando ogni maniera per dare loro la solidarietà e l’attenzione che a loro spettava, chiedendo e ottenendo che la piazza e la targa sotto cui abbiamo oggi celebrato questa commemorazione fosse intitolata a Lino Sabbadin, viviamo con partecipazione intima l’emozione di questa cerimonia, che è per loro qualcosa che solo chi ha conosciuto la brutalità della violenza sulla propria pelle può capire”. È quanto afferma Franco Maccari, Vice Presidente dell’Fsp Polizia di Stato, presente con una folta delegazione veneziana della Federazione Sindacale di Polizia alla cerimonia che si è tenuta a Caltana, frazione di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, a 40 anni dagli omicidi di Lino Sabbadin e di Pierluigi Torregiani, per i quali è stato condannato Cesare Battisti responsabile anche dell’omicidio di Andrea Campagna nell’aprile di 40 anni fa e del quale era presente il fratello Maurizio che ha letto con la moglie una toccante lettera della nipote di Andrea Campagna.Innumerevoli e praticamente tutte le Istituzioni presenti con Autorità civili e militari, Associazioni combattentistiche e d’arma, Associazioni di volontariato tra le quali la Fervicredo con ampia delegazione con il testa il Presidente Mirco Schio che è intervenuto con un appassionato intervento.
Unica assenza “assordante” quella del Questore di Venezia e/o di una qualsiasi rappresentanza della Polizia di Stato, pur essendo presenti moltissimi poliziotti ma ognuno per intima convinzione personale”.