Coldiretti risponde a Pigliaru che chiede agli interessati del comparto ovicaprino di portare sul tavolo Regionale la soluzione al prezzo del latte.
Il presidente Pigliaru e l’assessore all’agricoltura Caria, attraverso un comunicato stampa, chiedono a tutti i portatori di interesse del comparto ovicaprino di partecipare al tavolo della Regione “per trovare una giusta soluzione alla crisi del prezzo del latte”. Coldiretti Sardegna per mesi e con proposte concrete ha cercato di trovare delle soluzioni per la grave crisi del settore ovino.Lo ha fatto nei tempi giusti, quando ancora c’erano le condizioni minime per poter trattare ed evitare l’inevitabile ed annunciata esplosione di rabbia di un settore al quale si proponevano e si continuano a proporre ad oggi, remunerazioni indegne, sotto i costi di produzione e illegali, visto che l’articolo 62 della legge 1 del 2012 lo proibisce e sanziona: “vieta qualsiasi comportamento del contraente che, abusando della propria maggior forza commerciale, imponga condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, ivi comprese, ad esempio: qualsiasi patto che preveda prezzi particolarmente iniqui o palesemente al di sotto dei costi di produzione”.
Come annunciato prima dell’ultimo tavolo, il tempo delle trattative è terminato. Le proposte di Coldiretti Sardegna, ci sono e sono nel tavolo dell’assessorato da mesi e quindi datate visto che oggi sono cambiate le condizioni. Perciò oggi il tavolo è obsoleto e superato dalla contingenza. Il prezzo del latte è quello richiesto a gran voce e palesemente dai pastori manifestanti ed è a loro pubblicamente che l’industria deve fare la proposta.
Per questo Coldiretti respinge al mittente gli appelli alla responsabilità, che arrivano da chi ha risposto con il silenzio e l’indifferenza alle proposte, arrivate già quattro anni fa, ad inizio legislatura, quando in un momento di serenità per la filiera grazie ad un prezzo del latte e del Pecorino romano favorevole, proposero al presidente Pigliaru, la creazione di un Consorzio di secondo grado a capitale Sfirs per riunire tutte le cooperative ed avere un unico manager per tutte.