Conflavoro Pmi. A Roma il 6 febbraio sarà svelato il roadshow: cinque tappe per sostenere le imprese nell’ampliamento del proprio mercato all’estero
Mercoledì 6 febbraio alle 15, nella sala Caduti di Nassirya di palazzo Madama, Conflavoro Pmi alzerà il sipario sul roadshow ‘Il mondo ha fame di made in Italy’.
Arriveranno a Roma oltre 70 imprenditori da tutto il Paese per assistere alla presentazione dell’iniziativa. Si tratta di un tour in cinque tappe che toccherà altrettante regioni per informare le aziende sui grandi vantaggi dell’internazionalizzazione d’impresa e sostenerle nel rivoluzionario percorso.
Primo incontro a Cagliari l’8 febbraio. Per partecipare al primo appuntamento, l’8 febbraio a Cagliari, basta inviare una email a [email protected] oppure chiamare il numero verde 800 911958.
Insieme con il presidente nazionale di Conflavoro Pmi, Roberto Capobianco, a palazzo Madama interverranno il senatore Manuel Vescovi, imprenditore e membro della commissione Affari esteri del Senato, e Andrea Meucci, presidente del consorzio Global Trading Network di Conflavoro Pmi.
“Con ‘Il mondo ha fame di Made in Italy’ – spiega Roberto Capobianco – costruiamo una rete di sostegno alle imprese di ogni settore e grandezza nello sviluppo di un ambizioso iter di espansione fuori dai confini nazionali. È un passaggio ormai vitale e che diventerà presto inevitabile in un mondo sempre più globalizzato e digitale.
Purtroppo per le piccole e medie imprese la strada è ancora impervia a causa di poche informazioni e della carenza di investimenti, accesso al credito, sgravi. Ma le idee, i servizi e i prodotti per un’internazionalizzazione di successo non ci mancano di certo”.
“È necessaria una guida – conclude Capobianco – una coordinazione, una struttura che sappia incanalare ed erogare tutto ciò che a un imprenditore serve per ampliare il proprio mercato. Ed è quello che si propone di fare Conflavoro Pmi insieme con i migliori professionisti ed esperti in materia. L’internazionalizzazione d’impresa è la nuova sfida e aiuteremo le nostre Pmi a vincerla potando sempre più in alto il Made in Italy”.