Lettera integrale firmata da Carmìna Conte, Presidente di Coordinamento3 – Donne di Sardegna. Un invito alle corrette modalità di voto con la doppia preferenza di genere.
“Come Coordinamento3 – Donne di Sardegna esprimiamo una viva preoccupazione per la confusione, imprecisione e strumentalizzazione che si sta creando sull’uso della doppia preferenza di genere, che verrà sperimentata per la prima volta nella imminente scadenza elettorale del 24 febbraio. C’è il rischio concreto non solo di una sua vanificazione , ma anche dell’annullamento di una grande quantità di schede elettorali, con pesanti ripercussioni sull’efficacia del voto del 24 febbraio.Per questo abbiamo ritenuto opportuno inviare, in data odierna, una lettera indirizzata al Presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru, sollecitando, qualora non fosse già prevista, una adeguata e capillare campagna istituzionale, attraverso gli organi di informazione, carta stampata, web e tv, sulle modalità corrette di voto con la doppia preferenza di genere. L’idea di promuovere migliori condizioni per l’accesso delle donne alle cariche elettive nelle istituzioni – è sottolineato nella lettera – viene malintesa e snaturata, appare persino strumentalizzata.
In questa campagna elettorale, infatti, emerge il fraintendimento che vi siano quote riservate alle donne, che vi siano calcoli separati fra uomini e donne o che, addirittura, si possano esprimere preferenze disgiunte fra candidati di genere diverso e liste diverse. In questo modo, oltre a neutralizzare il valore di questa preziosa norma antidiscriminatoria, lasciando le donne sarde ancora ai margini della sfera politica e istituzionale, si può alterare il libero voto delle elettrici e degli elettori e, in ultima analisi, inficiarlo rendendolo nullo.
Per tutte queste ragioni occorre fare al più presto chiarezza. La norma sulla doppia preferenza fu approvata quasi all’unanimità dal Consiglio regionale della Sardegna il 21 novembre 2017, al culmine di una battaglia pluriennale e unitaria delle donne sarde, di cui Coordinamento3 è parte integrante, delle loro associazioni e della stessa esigua rappresentanza consiliare, appena 4 donne a fronte di 56 uomini. E’ la legge statutaria regionale, n°1 del 20 marzo 2018, con la stessa legge è stata prevista come è noto, la formazione di liste con il 50% di ogni genere: si tratta di una occasione storica ineludibile, che dovrebbe consentire l’elezione di un numero maggiore e paritario di donne, sanando un vulnus che ha caratterizzato 70 anni di storia istituzionale e democratica in Sardegna.
Un’occasione imperdibile per far cambiare “volto” e strategie nelle politiche della regione sarda, in un’ottica di genere, così come indicato nella nostra “Carta di Impegni per la Parità”, sottoscritta da tutti e 7 i candidati alla presidenza della regione, in occasione della Convention del 26 gennaio scorso”.