Fervicredo, a Roma incontro con la politica: “Ancora lottiamo per qualcosa che la legge ha già riconosciuto”.
“Sono passati oltre due anni da quando Vittime del terrorismo e Vittime del Dovere sono state equiparate per legge, eppure siamo ancora qui a lottare perché ai Familiari venga riconosciuto nei fatti ciò che spetta loro.E’ purtroppo sconcertante vedere come si continui ad aggirare la stessa ratio di un intervento legislativo con cui si intendeva porre fine a un’ingiustizia non più tollerabile che, invece, continua a perpetuarsi. Fervicredo non può rimanere inerte di fronte a tutto questo ed è pronta più che mai a dare battaglia per tutte quelle Famiglie cui il rispetto, prima ancora che il sostegno, è dovuto da parte dello Stato in ogni sua articolazione.
E una nuova decisa azione in tal senso parte dal Veneto, dove il fattivo intervento del deputato Vania Valbusa, di Verona, sempre sensibile alle tematiche di nostra competenza e pronta a darci massima collaborazione, ha prodotto un importantissimo momento di confronto con la politica romana. Proprio a Roma, infatti, abbiamo incontrato l’onorevole Elena Murelli, della Commissione Lavoro alla Camera, che ha ascoltato le nostre istanze condividendo la necessità di intervenire”.
E’ Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), a dare notizia del proficuo incontro avuto a Roma con la Capogruppo della Lega in Commissione Lavoro, Murelli, per discutere di una problematica tuttora irrisolta che, ancora, assilla centinaia di famiglie di Vittime del Dovere le quali, in materia di esenzione Irpef, non vengono equiparate a quelle delle Vittime del terrorismo.
E ciò nonostante che la Legge di Stabilità del 2016 abbia equiparato le due “categorie”, a coronamento di una battaglia portata avanti da anni proprio da Fervicredo. “Nei fatti, però, quella previsione normativa non ha trovato piena realizzazione – spiega Schio -, poiché l’Inps continua ad applicare l’esenzione ai soli invalidi a causa del Dovere e non anche ai familiari delle Vittime, le cui pensioni continuano a subire ingiustamente l’imposta, e questo grazie a un’errata interpretazione che nasconde solo una mancata copertura finanziaria che consenta di applicare correttamente la norma.
Ma questo non è ammissibile, perché Vittima del Dovere è, indistintamente, chi indossando un’uniforme perde la vita o la salute nell’espletamento del proprio Dovere, e anche chi, a casa, condivide i sacrifici, le privazioni e tutte le immani problematiche che quel Dovere impone al proprio familiare, e che alla fine rimane anche orfano dell’affetto più caro continuando a subire la sofferenza e le difficoltà per sempre.
Trattare diversamente gli uni dagli altri non ha e non potrebbe in alcun caso avere senso – conclude il Presidente di Fervicredo -, e le lo Stato ha voluto per Legge riconoscere l’equiparazione delle Vittime del Dovere a quelle del terrorismo deve essere anche in grado di trovare le coperture finanziare per tenere fede al proprio doveroso impegno. Questo sosteniamo da anni, e questo ha condiviso pienamente l’onorevole Murelli che ci sosterrà in questa ennesima battaglia di civiltà e dignità”.