A Filippo Pistolesi una menzione speciale per il progetto volto a ridurre la mortalità materna e neonatale nei paesi in via di sviluppo.
Filippo Pistolesi, medico 34enne specializzando all’Università di Cagliari, è tra i finalistidel Premio Cantamessa, il riconoscimento per giovani medici promosso da Cassa Galeno in memoria della dottoressa Eleonora Cantamessa, uccisa nel 2013 mentre soccorreva un uomo ferito.«Io voglio fare il dottore» scrivevaFilippo in un tema di seconda elementare. Un desiderio incoraggiato dalle parole di nonno Giuseppe: «Bisogna fare del bene a questo mondo, mi diceva. È stato lui il primo a chiamarmi Dottore e mi ha accompagnato fino alla soglia dell’età adulta, sconfitto da un ictus il giorno del mio 18esimo compleanno».
Filippo coltiva il suo desiderio e ne fa una missione: alleviare le sofferenze dei bambini che soffrono, soprattutto nei paesi più poveri. Si specializza in chirurgia pediatrica, frequenta un master in chirurgia dei paesi tropicali e delle emergenze umanitarie e porta le sue conoscenze in Brasile, Burkina Faso e Burundi.
Oggi sta organizzando una missione con Medici con l’Africa CUAMM. E non smette di guardare a strumenti che gli permettano offrire un aiuto migliore ai più indifesi. Il suo progetto prevede infatti la frequentazione di corsi presso la Liverpool School of TropicalMedicine finalizzati a migliorare le competenze nell’ambito della riduzione della mortalità materna e neonatale, la prevenzione e gestione delle principali malattie di interesse pediatrico e l’epidemiologia dei disturbi nutrizionali nei paesi in via di sviluppo.
Un impegno riconosciuto con una menzione speciale in occasione del premio Eleonora Cantamessa promosso da Cassa Galeno. Perché come la dottoressa Cantamessa, il dottor Pistolesi ha fatto dell’aiuto alla vita la ragione della propria esistenza.
«La nostra missione è la tutela dei medici e, in quanto medici, siamo ben consapevoli delle difficoltà che incontrano oggi i giovani colleghi» spiega Aristide Missiroli, presidente di Galeno, cassa mutua cooperativa dei medici, promotrice del premio. «Supportare i loro progetti è un modo per ribadire il diritto universale alle cure, che Eleonora ha difeso fino all’ultimo istante». Il premio è dedicato alla dottoressa Eleonora Cantamessa, medaglia d’oro al valor civile e alla sanità pubblica, che la sera dell’8 settembre 2013, mentre soccorreva un uomo vittima di un pestaggio, è stata travolta e uccisa dall’auto degli aggressori.
Sul sito di Cassa Galeno -www.cassagaleno.it – sarà disponibile a breve ilbando della 6° edizione delPremio per medicifino a 40 anniche assegna tre borse di studio del valore di 4.000 euro per progetti di ricerca, formazione e volontariato, anche all’estero.