In apertura dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, Piero Marongiu, che insieme a Bruno Martino Daga, ha dialogato con l’autrice del libro, ha voluto ricordare il grande dramma dei pastori sardi per la vertenza latte, raccontando un piccolo ma significativo episodio della quale è stato testimone nella sua attività di giornalista: “Ho visto un pastore – ha spiegato – che dopo aver versato per terra il suo latte, ha pianto, si è poi inginocchiato e si è fatto il segno della croce”.
Della poesia di Maria Giuliana Campanelli, ha voluto sottolineare, la forza e la potenza dei versi della poetessa, che sembrano scagliati come sassi, per rompere il rumore delle chiacchiere e far riassaporare il silenzio e la meditazione.
Martino Bruno Daga, fondatore dell’Officina dei poeti, invece, ha messo in risalto un altro aspetto di Giuliana Campanelli, sottolineando che: “La poetica dell’autrice di Funamboli tra realtà e sogno, si muove quasi in punta di piedi, attraverso una costante introspezione, alla ricerca dell’essenza spirituale dell’animo umano, come è ben evidenziato in molte sue liriche”.
Emozione e pathos, hanno suscitato le poesie lette e recitate egregiamente dal bravissimo Paolo Vanacore, che alla lettura della lirica “Negazione”, ha superato se stesso, tanto che nella sala, colma in ogni ordine di posti, con tante persone anche in piedi, non si sentiva una mosca volare.
Amore e vita, ma anche natura e passione, i punti che analizza e tratta nelle sue poesie Maria Giuliana Campanelli, che ha anche spiegato come scegli i suoi argomenti poetici, sottolineando che il più delle volte li attinge dalla propria esperienza di vita, trasferiti in forma poetica come piccoli tasselli della quotidianità, che poi spera che diventino patrimonio di tutti. In pratica la poetessa analizza con pudore situazioni che fanno parte dell’universalità delle persone, donandoci squarci della sua personalità gentile che traspare ad ogni rigo.
L’ultima silloge di Maria Giuliana Campanelli, come anche l’altra già pubblicata, Versi in controluce, esprime un sentimento che accomuna chi è avvezzo alla profondità dei sentimenti e delle emozioni forti. La sua lettura non è mai banale nella sua schiettezza, fatta con magistrale eleganza e con piacevoli espressioni, che sorprendono e rendono vivace e spumeggiante ogni pagina.
Maria Giuliana Campanelli, è nata ad Oristano, insegnante di scuola media in pensione, ama l’arte e la natura in tutte le sue forme. Dopo i due libri già pubblicati, ne ha anche un altro in preparazione.
Ha scritto e letto poesie, sin da adolescente e nel 2014 ha partecipato alla prima edizione del Premio internazionale città di Oristano, classificandosi prima nella sezione Poesia.
Nel 2015, con la Casa editrice Pagine, pubblica “Versi in controluce”, il suo primo libro di poesie, alla quale ha fatto seguito “Funamboli tra realtà e sogno, pubblicato con la Casa Editrice Kimerik nel 2018, ma una sua poesia è stata anche inserita nell’antologia del Secondo Premio letterario “Cumani Quasimodo”.
Il 2017 e il 2018, per lei sono stati anni ricchi di partecipazioni a importanti manifestazioni, come il reading al Tettamanzi di Nuoro, nel 2017 e quello alla prestigiosa M.E.M di Cagliari, oltre che ad un altro evento svoltosi recentemente a Siniscola.
Gian Piero Pinna