Fervicredo alla cerimonia per i 40 anni dalla morte di Sabbadin, Torreggiani e Campagna “Ora con Battisti in carcere possono riposare in pace. E altre famiglie ancora attendono”
Anche l’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) oggi a Caltana, frazione di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, per la manifestazione che si è svolta a 40 anni dagli omicidi di Lino Sabbadin, Pierluigi Torreggiani e Andrea Campagna, per i quali è stato condannato Cesare Battisti.
La commemorazione si è tenuta davanti alla macelleria dove Lino Sabbadin fu ucciso il 16 febbraio 1979, in via Gorgo 31 a Caltana, con la deposizione di una corona sul luogo dell’attentato, ed è stata seguita da una messa e la benedizione della cappella per l’avvenuta traslazione della salma in cimitero.
“Sono qui a testimoniare la vicinanza mia personale e di tutte le 1400 famiglie iscritte alla Fervicredo – ha detto Mirko Schio, Presidente dell’Associazione – ad Adriano Sabbadin, Alberto Torreggiani e Maurizio Campagna, a cui dopo tutti questi anni ci lega una profonda amicizia e una partecipata vicinanza.
Come abbiamo fatto in questo lungo passato condiviso, vogliamo ancora una volta ribadire loro che non sono stati e non saranno mai soli, che tutti noi condividiamo profondamente il doloroso cammino che hanno dovuto compiere e che, dopo 40 anni, vede finalmente trionfare la giustizia dal momento che il responsabile delle assurde e atroci morti dei loro cari è in carcere.
Sappiamo bene che queste famiglie hanno coraggiosamente, dignitosamente e rispettosamente atteso quattro decenni, tenendo dentro di sé un dolore lacerante, senza mai perdere la speranza che la giustizia potesse giungere ad alleviare il peso della violenza subita. Non vendetta, ma giustizia, attesa per un tempo troppo lungo, che non tutti avrebbero saputo sopportare.
Ma queste persone sono un esempio per tutti, perché hanno insegnato con i fatti e non a parole che la violenza non deve generare altra violenza, che la verità, la legalità e la giustizia sono ciò per cui bisogna lottare con la forza delle idee e dei sentimenti, sentimenti come l’amore per i propri cari che li hanno spinti ad andare avanti fino ad oggi. Una giornata in cui vogliamo dire che Lino Sabbadin, Pierluigi Torreggiani e Andrea Campagna possono finalmente riposare in pace.
Altre famiglie – conclude Schio – ancora attendono che la giustizia faccia il suo corso, e nessuno deve mai sottovalutare l’importanza che la ottengano, perché essa è pari a quanto loro credono nell’autorevolezza dello Stato, che non deve abbandonarli ma restargli accanto e garantirgli sostegno, in ogni modo”.