Omaggio alle Ladies del Jazz con “The Red Hots Rags” – con Jessica De Giudici, protagonista giovedì 21 febbraio alle 21.30 al Jazzino di Cagliari.
Giovedì 21 febbraio alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, venerdì 22 febbraio alle 20.30 al Bocheteatro di Nuoro e infine sabato 23 febbraio alle 20.30 a Il Vecchio Mulino di Sassari sulle note dell’ensemble formato da Giulio Romano Malaisi (chitarra), Nick Lenner Webster (contrabbasso), Andrew Hedges (piano) e Daniele Antenucci (batteria) per un ideale viaggio nelle atmosfere dei Ruggenti Anni Venti.L’artista propone la sua versione del “Great American Songbook” con un’antologia di brani indimenticabili grazie alle celebri e fortunate interpretazioni di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, Nina Simone e Julie London: un concerto-spettacolo da vedere e ascoltare in cui i musicisti con abiti e acconciature in stile Cotton Club faranno rivivere sui palchi dell’Isola l’età d’oro del Jazz – sotto le insegne del Jazz Club Network firmato CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Il fascino delle Blue Notes per una notte a ritmo di Swing da gustare nella dimensione intima e raccolta dei Jazz Clubs – Jessica De Giudici & “The Red Hots Rags” portano in Sardegna un’eco della scena musicale londinese contemporanea insieme alle voci delle protagoniste della storia del Jazz. Una performance intrigante e avvincente sul filo delle melodie e delle emozioni per riscoprire alcune delle più belle songs, ironiche e struggenti, vivaci e malinconiche, che riflettono lo spirito della musica improvvisata – dal canto degli schiavi nei campi di cotone alle irresistibili metriche danzanti.
Sul palco insieme alla raffinata vocalist nata a Torino, ma con radici sarde e animo cosmopolita – il padre è originario di Bosa, la madre di New York – alcuni dei musicisti più interessanti del panorama britannico, per un concerto che guarda all’eleganza mondana e all’energia bruciante dell’America degli inizi del Novecento, per attraversare tutta la prima metà del XX secolo, fino al secondo dopoguerra, tra passaggi virtuosistici e note seducenti, con forti influenze gypsy, contaminazioni blues e rimandi alla musica italiana e mediterranea.
«La passione per il jazz è fiorita qui a Londra» racconta Jessica De Giudici «benché amassi da tempo le grandi interpreti quali Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan – per citarne alcune – ho approfondito la conoscenza del genere in Inghilterra. Dopo aver studiato e lavorato a Bologna ho deciso di provare a vedere che aria tirava a Londra, mi sono iscritta ad un breve corso di tre mesi per cantanti alla Tech Music School (ora Bimm) e alla fine ho deciso di restare». E conclude: «Sentivo che volevo fare della musica la mia professione e a volte un cambio di scenario aiuta, in questo senso» – e sicuramente rappresenta un’occasione preziosa per mettersi in gioco e confrontarsi con altri artisti e nuove realtà.