<<Il voto a sinistra è il vero voto utile, non solo perché resta a sinistra ma perché è l’unico antidoto per fermare l’avanzata della destra>>.
<<Non si possono infatti riproporre come fa la coalizione cosiddetta progressista linee politiche in perfetta continuità con la giunta Pigliaru, candidandone persino quattro assessori, politiche sbagliate e fallimentari che hanno spinto i ceti popolari a destra>>. Così il candidato presidente di sinistra sarda Vindice Lecis, aprendo a Nuoro una affollatissima assemblea popolare.
Lecis ha individuato come punti centrali del suo programma il piano straordinario per il lavoro, lo smantellamento e la riscrittura della rete ospedaliera, un grande rilancio dell’agricoltura e della pastorizia sarda, la lotta alla dispersione scolastica e infine la difesa del territorio e dell’ambiente sardo, dal quale si possono ricavare occasioni di lavoro stabile e qualificato. A proposito del turismo, sinistra sarda considera fuorviante e pericolosa la posizione di ambienti di centro destra tesi a trasformare la Sardegna in una Disneyland del Mediterraneo, con promesse irrealizzabili di stampo berlusconiano.
L’assemblea è stata conclusa dal vice presidente della Sinistra Europea ed ex ministro Paolo Ferrero che ha ribadito come l’esperienza di Sinistra Sarda un esempio positivo e innovativo per l’intera sinistra italiana. “È giusto chiedere investimenti – ha affermato – perché non è vero che i soldi non ci siano, la verità è che i soldi non li vogliono tirar fuori a vantaggio dei cittadini”.