<<Difendere la trasparenza dell’origine del latte deve essere l’obiettivo primario per l’etichettatura dei prodotti lattiero – caseari per la tutela del consumatore>>.
Così si è espresso il Portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato al settore Agricoltura della Provincia di Napoli, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agroalimentare Alimentazione Ristorazione e Turismo del MNS Rosario Lopa, intervenendo alla Degustazione: <<Sarà fondamentale per difendere il nostro latte e naturalmente quello dei nostri Pastori Sardi, estendere l’indicazione dell’origine anche per prodotti come il latte a lunga conservazione, per lo yogurt, per i latticini e i formaggi ecc.
Abbiamo l’obbligo anche di sollecitare tutti i cittadini per un gesto di acquisto consapevole. Così difenderemo la produzione locale e il concetto di filiera corta, ed oggi più che mai abbiamo bisogno di una vera alleanza-sovranista, tra consumatori e agricoltori. Dalla stalla al supermercato al consumatore il prezzo del latte fresco aumenta di ben quattro volte e le stalle si salveranno solo con un una etichettatura chiara, che distingua la provenienza.
Per i pastori sardi oggi ci vuole un nuovo accordo interprofessionale da intraprendere anche con la Regione, che non solo consenta di superare l’emergenza, ma soprattutto di guardare alla prospettiva del comparto disegnando una strategia per l’economia agropastorale della Sardegna, e con le istituzioni preposte,le associazioni di categoria e anche con i singoli allevatori produttori, siano trovate le misure eccezionali che consentano di superare la sperequazione fra produttori di latte nazionale con quelli di extra confine, e scongiurare l’ennesima pseudo riforma del piano di Bruxelles, colpevolmente fatto passare senza mettere in campo tutta l’iniziativa necessaria per difendere gli interessi della Sardegna>>.