“Referendum consultivo SI – Referendum consultivo NO” riguardo al progetto “Opere di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia”
Nel bel mezzo della polemica innescatasi sulla questione “Referendum consultivo SI – Referendum consultivo NO” riguardo al progetto “Opere di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia”, lanciato dal Sindaco Nizzi al termine della “Presentazione pubblica del progetto di mitigazione e dello Studio di Impatto Ambientale” svoltasi il 4-5 settembre scorso nella Sala Conferenze della Stazione Marittima di Olbia e deliberato dal Consiglio Comunale di Olbia previo parere dell’apposita Commissione Tecnica.
Delibera, quest’ultima, impugnata al TAR di Cagliari dal Commissario di Governo per il rischio idrogeologico della Sardegna, Ass.Regionale ai LL.PP. , ing. Edoardo Balzarini. Il TAR si è dichiarato incompetente a decidere sulla materia, ma quasi in contemporanea il Tribunale Civile ha dichiarato inammissibile la proposta del Comune di Olbia di consultare i cittadini sulla questione sospendendo il Referendum già indetto per il 24 febbraio p.v. unitamente alle elezioni regionali.
Questo Comitato non può che adeguarsi alla decisione del Tribunale, ma non può non viverla in altro modo se non come “un torto subito” al diritto/dovere della partecipazione alle scelte importanti della comunità in cui ognuno di noi vive ed opera !!!. Accanto a questa delusione per un mancato esercizio del diritto a potersi pronunciare sulle questioni di rilevante importanza per la propria comunità, questo Comitato esprime tutta la propria soddisfazione nell’apprendere che il Servizio Valutazioni Ambientali della R.A.S. ha inviato al Commissario di Governo, ing. Edoardo Balzarini, proponente del progetto di mitigazione sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale una richiesta di integrazioni alla documentazione presentata tramite la nota prot. N.18689 del 14/02/2019 di ben 11 pagine.
Si tratta di argomentazioni di carattere squisitamente tecnico sulle quali non ci permettiamo di osservare, ma certamente possiamo dire che riguardano problematiche che nel tempo il Comitato ha ripetutamente evidenziato quali: attraversamenti ferroviari, interrelazioni con gli strumenti di pianificazione esistenti, la gestione dei sedimenti degli alvei, la valutazione dell’impatto degli interventi sulla viabilità, gestione dei rifiuti delle lavorazioni, l’infiltrazione e la circolazione delle acque nel sottosuolo e l’incidenza sulle falde acquifere, incidenza economica sull’attività agronomica del territorio, impatto sociale, espropri, danni al patrimonio edilizio ed alle infrastrutture ed altro ancora.
Per fornire tutte le integrazioni richieste ci vorrà ancora un tempo difficilmente quantificabile, noi riteniamo che adottando un progetto che cambi la filosofia dell’approccio al problema da risolvere e prendendo la decisione di lasciare l’Acqua eccedente Fuori da Olbia, gli interventi e le opere da realizzare avranno un impatto notevolmente inferiore sul tessuto urbano e richiederanno tempi di gran lunga inferiori!