<<Ci sono pastori che non usano le mungitrici perché non possono pagare la bolletta. Le pecore però continuano a mangiare, a figliare, a
pascolare. Non si può smettere di mungere perché non si può sprecare
la stagione intera. Quegli animali respirano, un pastore non spegne la luce e blocca la
produzione. Perché lo fanno? Perché sono gli unici capaci di farlo. Quando un pastore rovescia il latte perde la giornata e paga i costi del giorno. Costi elevati, più alti del prodotto e non azzerabili. Rovesciano il
frutto, la produzione e il fatturato.
Lo fanno perché, se vai a casa di un pastore, trovi sempre la porta
aperta, trovi la tavola apparecchiata, trovi la cortesia e la fretta. Lo fanno perché non hanno alternative, perché se non gridano nessuno
li ascolta.
Siamo tutti pastori? No!
Un pastore che munge non sa a quanto viene pagato il frutto del suo
lavoro, non lo sa fino al mese successivo, quando riceve un acconto.
Ogni pecora produce una figurina di calciatori, ogni litro vale meno di
una tazzina di caffè.
Abbiamo denunciato dal primo giorno di questo percorso elettorale
quello che stava diventando insostenibile. Dai primi di dicembre andiamo
in giro a gridare che il mondo delle campagne sta morendo.
La politica in questi anni non si è mai occupata del problema, non ha
voluto risolvere la contraddizione di una regione che dice di spendere
in agricoltura ma finanzia solamente burocrazia. Non ha capito che la
prima trasformazione nel percorso di filiera diventa dominante se non è
sorvegliata. Non ha chiesto la pubblicità dei contratti di filiera, non
ha mai tutelato la parte debole. Ora leggo le soluzioni spicciole dei
tanti candidati. Gente che si illude di cavalcare questa protesta. Gente
convinta che basti mettere qualche milione per risolvere e calmare.
Gente che non conosceva la pastorizia fino a una settimana fa e ora
legge le soluzioni di qualche esperto d’area. I nostri pastori meritano di più.
Domani sarei dovuto andare a Tula e a Pattada. A Pattada in
particolare, i pastori hanno riportato in municipio 250 schede
elettorali. Ho chiesto ai candidati di Autodeterminatzione di interrompere per un
giorno la campagna elettorale, di annullare le manifestazioni previste
per domani. Ho chiesto loro per quanto possibile di stare vicini ai
nostri pastori, in forma riservata e senza pubblicizzare. Io
personalmente andrò a Dolianova dove i miei parenti allevano capre. Un
giorno di ascolto per non cadere nella demagogia delle facili soluzioni.
I nostri pastori meritano rispetto. Siamo sempre stati dalla loro parte
e non ce ne siamo mai pentiti>>.