“La Strada Nuova” di Simona Atzori – tra danza e pittura – giovedì 14 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli nelle ex Caserme Mura di Macomer.
Il segreto per trasformare la vita in un’opera d’arte ne “La Strada Nuova” della danzatrice e pittrice nonché coach Simona Atzori– in cartellone giovedì 14 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli nelle ex Caserme Mura di Macomer sotto le insegne della Stagione di Danza 2018-2019 organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.Un avvincente racconto per quadri ispirato all’omonimo libro dell’artista milanese – un testo autobiografico sulla storia di «una bambina vivace e piena di sogni», diventata una giovane donna coraggiosa e determinata che ha saputo vincere i propri limiti e superare le barriere per diventare un’elegante farfalla, grazie al suo talento, e imparare a danzare sulle ali della libertà. Innamorata della danza e della pittura, fin da piccola ha iniziato a studiare seguendo il suo talento e la sua inclinazione per le forme e i colori e per il movimento – grazie all’affetto e al sostegno di una famiglia che ha saputo guardare oltre «quel che non c’è» per far sbocciare la bellezza.
“La Strada Nuova” è un’opera multimediale che sposa danza e pittura, suoni e visioni, parole e emozioni, una creazione originale che riflette le diverse anime e i molteplici talenti di un’artista poliedrica per trasmettere il senso profondo di un’esperienza insieme personalissima e universale, cui è sotteso un messaggio di speranza oltre a un invito a lottare contro le proprie fragilità e le proprie paure, ma anche contro i pregiudizi, per lasciarsi guidare da istinto e sensibilità, fantasia e passione.
Sul palco – insieme alla protagonista di una straordinaria avventura artistica e umana, che dimostra come si possano infrangere e stravolgere i canoni estetici per dare corpo ai propri sogni – le danzatrici Mariacristina Paolini e Beatrice Mazzola, che firmano anche le coreografie con Simona Atzori (quest’ultima anche autrice dei dipinti). Una partitura “corale” per una storia che si fonda sulla consapevolezza e sull’equilibrio interiore ma anche sull’importanza dell’amicizia e delle relazioni, sugli stati di grazia e sui doni preziosi che ciascuno riceve, sulla capacità di aprirsi all’altro, di ascoltare e capire e sull’amore per la vita.
Simona Atzori – nata senza braccia – ha cominciato a disegnare e dipingere (da autodidatta) a quattro anni, a nove anni è entrata a far parte dell’Associazione dei Pittori che Dipingono con la Bocca e con il Piede (V.D.M.F.K.) e nel 2001 si è laureata in Visual Arts alla University of Western Ontario in Canada. I suoi quadri sono in una mostra permanente nella città di London Ontario in Canada (dal 2008), partecipa a varie collettive e espone i suoi lavori in mostre personali in tutto il mondo, dall’Italia alla Cina, dal Canada al Portogallo, la Svizzera e la Spagna, e ancora in Austria, Messico e Grecia. Tra i suoi dipinti più noti, i ritratti di Giovanni Paolo II e Papa Francesco, offerti in dono ai due pontefici – rispettivamente nel 1992 e nel 2014.
La passione per la danza è stata sempre al centro della sua esistenza: Simona Atzori ha intrapreso lo studio della danza classica a sei anni, scelta come ambasciatrice per la Danza nel Grande Giubileo del Duemila, è stata protagonista della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Torino nel 2006. Ospite nel 2006 della trasmissione “Amore” condotta da Raffaella Carrà, nel 2009 ha danzato in due tappe del Gala “Roberto Bolle and Friends”. Nel segno di Tersicore, nel 2010 Simona Atzori ha fondato la SimonArte Dance Company, che ha all’attivo tre produzioni in collaborazione con danzatori del Teatro alla Scala di Milano: “Me”, “Cosa ti manca per essere felice?” – dall’omonimo libro – e “Una stanza viola”. Dalla ribalta televisiva di Sanremo – dove ha dato il la alla quarta serata del Festival della canzone nell’edizione 2012 – alla Sala Nervi in Vaticano, dove ha danzato per papa Francesco, Simona Atzori è approdata sull’importante e prestigioso palcoscenico del Festival dei Due Mondi di Spoleto – che nel 2017 ha ospitato “Una Stanza Viola”.