Proseguono le manifestazioni organizzate dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Sa Sartiglia ma anche da tanti altri enti, associazioni e soggetti privati
Oristano. In città ancora manifestazioni culturali in attesa della Sartiglia. Due appuntamenti culturali organizzati sabato scorso hanno riscosso particolare interesse e grande partecipazione di pubblico: “Aspettando la Sartiglia” e la conferenza sulle maschere del carnevale.“Sin dal mattino il tema delle maschere e del carnevale ha accompagnato la giornata all’insegna della tradizione e della cultura, presentando alle scuole le caratteristiche del carnevale sardo – sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune di Oristano Massimiliano Sanna -. Abbiamo voluto dedicare un momento di approfondimento ai giovani studenti, affinché il carnevale, con la sua profonda e radicata tradizione in Sardegna, venisse proposta agli studenti delle scuole medie, mostrando come, a differenza di quello oristanese, nelle altre realtà dell’isola, maschere e danze caratterizzano questo particolare momento del calendario delle feste”.
All’auditorium del Sant’Antonio, una delegazione di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Oristano, ha assistito con attenzione agli interventi degli studiosi coinvolti dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione sa Sartiglia Onlus: Maurizio Casu ha ripercorso la storia e le origini della Sartiglia, ricordando che l’evento equestre oristanese si corre a carnevale, ma che le sue origini non sono carnascialesche, Erika Meles, studiosa di tradizioni popolari, ha presentato le caratteristiche del carnevale in Sardegna, soffermandosi in particolare sull’evento mamoiadino mentre il documentarista Antonello Carboni ha evidenziato il prezioso lavoro di ricerca e di documentazione attraverso le riprese video, le fotografie e le interviste dei protagonisti di questi eventi.”
Nel pomeriggio il centro storico cittadino è stato il teatro di una straordinaria sfilata di maschere e di costumi. Preceduti ed accompagnati dai gruppi cittadini dei musicisti della Sartiglia, le maschere di Paulilatino, Sindia e Ula Tirso, a stento riuscivano ad attraversare il percorso, letteralmente invaso da un pubblico numerosissimo.
“È un appuntamento del carnevale che intendiamo potenziare – spiegano l’Assessore alla Cultura Massimiliano e l’Assessore al Turismo Stefania Zedda -. Oristano, città della Sartiglia, deve poter esprimere altri eventi che attraggano persone in città arricchendo la sua offerta culturale e turistica, con manifestazioni legate alle maschere, ai costumi nonché ai suoni e ai sapori del carnevale”.
Particolarmente apprezzati i “Didi”, le maschere croate, ospiti dell’iniziativa di quest’anno, che seppur coloratissimi, con le loro pelli, i campanacci e lunghe corna, riproponevano alcuni aspetti delle tipiche maschere sarde. Presenti in piazza anche gli stand di degustazione del territorio con i dolci e i piatti tipici di stagione. Non sono mancati i suoni e i balli tipici della tradizione sarda, eseguiti dal gruppo folk di Nurri e da quello di Oristano, quest’ultimo accompagnato dai giovanissimi “Currilleris de su Brugu”.
“Aspettando la Sartiglia – sottolineano dalla Fondazione Sa Sartiglia – organizzata anche quest’anno si è dimostrato un evento molto apprezzato dagli oristanesi e dai tantissimi curiosi che si sono dati appuntamento nel cuore della città per vivere questo importante appuntamento all’insegna della tradizione e della cultura sarda”.