Nel corso dell’incontro verrà affrontato il tema del paesaggio partendo dalla constatazione che questo termine, come osserva tra gli altri lo studioso francese Michel Collot, è oggetto al giorno d’oggi «di un rinnovato interesse in tutti i campi della vita sociale, intellettuale, letteraria e artistica». Questo fenomeno, testimoniato negli ultimi anni dalla produzione incessante di atti di convegni, saggi scientifici, articoli dedicati al tema, impregna i nostri discorsi una maniera tale che non ha eguali in nessun altro momento storico – dando così ragione al geografo francese Augustin Berque quando in La pensée paysagère afferma che «Non si è mai parlato così tanto di paesaggio come nella nostra epoca, non si sono mai avuti così tanti paesaggisti (vale a dire professionisti della pianificazione paesaggistica), non si sono mai pubblicati così tanti libri di riflessione sul paesaggio». L’effetto più immediato di questo nuovo corso non è costituito solo da una più frequente ricorrenza del termine “paesaggio” nei discorsi degli studiosi quanto dalla tendenza sempre più accentuata, a ragionare in termini paesaggistici ossia a utilizzare il paesaggio per sintetizzare in un’unica formula al tempo stesso allusiva e concreta un insieme piuttosto variegato di fenomeni, processi e questioni di ordine politico, estetico, morale, ambientale, culturale o tecnologico.
Prosegue, all’EXMA di Cagliari, il ciclo di seminari preliminari alla ventitreesima edizione di Monumenti Aperti. Mercoledì 20 marzo, con inizio alle 16.30 Marcello Tanca docente di Geografia regionale presso la Facoltà di Studi Umanistici di Cagliari e Politica dell’Ambiente nel Corso di Scienze Umane dell’Ambiente, del Territorio e del Paesaggio presso l’Università degli Studi di Milano parlerà sul tema A cosa pensiamo quando parliamo di paesaggio? Il ciclo di incontri, dal titolo Tracce e testimonianze di beni culturali nel vissuto quotidiano, è organizzato dalla ONLUS Imago Mundi in collaborazione con l’Istituto Gramsci della Sardegna.