Nonostante la settimana di rinvio il sito si è già rivelato non all’altezza dell’attività. La Rete delle Professioni: “Servizio inaccettabile, a rischio l’attività di tanti professionisti. Costi in aumento per gli operatori economici e i cittadini in genere”.
È online solamente dall’11 marzo, ma già si sta rivelando un fallimento. Il nuovo portale online del SUAPE risulta essere ampiamente inadeguato a supportare la mole di attività per il quale dovrebbe essere stato programmato.
Un sistema spesso bloccato che non consente di completare le procedure significa pratiche ferme pratiche ferme, tempistiche non rispettate e quindi potenziali penali, nonché ulteriori costi per i professionisti, gli operatori economici in genere ed i cittadini.
La Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte degli iscritti agli ordini e ai collegi professionali rappresentati, ha inviato una nota alla Regione nella quale esprime il suo disappunto. La Rete, si legge nella nota “ritiene inaccettabile il servizio offerto attraverso il nuovo portale informatico del SUAPE: da quando è stato attivato, infatti, i professionisti si sono trovati a combattere con l’inaffidabilità di uno strumento per loro fondamentale.
Evidentemente non è bastato il rinvio di una settimana, rispetto alla tempistica inizialmente indicata dagli uffici regionali, per risolvere i problemi”.
Maggiori costi, tempi più lunghi per le pratiche, complicazioni e inefficienze imposte d’imperio: l’esatto opposto di quanto ci si aspetterebbe da una burocrazia moderna.
Per risolvere la situazione, prosegue la nota, si potrebbe ricorrere al rilascio di un applicativo in grado di gestire le pratiche offline, come avviene ad esempio per le pratiche catastali: in questo modo il portale sarebbe occupato solamente nel momento dell’inserimento del file definitivo per l’upload. Il rilascio di un’app eviterebbe inoltre la necessità di affidare le credenziali ai propri collaboratori e, soprattutto, garantirebbe la possibilità di svolgere più pratiche in contemporanea.
In alternativa, conclude la Rete, “dal momento che si rischia di compromettere la presentazione di pratiche in scadenza e quindi di far insorgere pesanti danni economici, si chiede il ripristino del vecchio portale sino alla totale risoluzione delle problematiche che affliggono questo nuovo strumento”.