Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Oristano, nell’ambito di molteplici operazioni volte alla tutela della salute dei consumatori e dell’ambiente marino, coordinata dal Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, hanno sventato dall’inizio dell’anno ad oggi una serie di attività illecite connesse alla pesca illegale dei ricci di mare lungo la fascia costiera dell’oristanese.
In particolare i finanzieri, attraverso l’impiego di unità navali e mirati servizi sulla terraferma sia in ore diurne che notturne, hanno sottoposto a controllo pescatori subacquei professionali e sportivi, accertando violazioni di varia natura che hanno portato al sequestro di oltre un quintale di ricci di mare e della relativa attrezzatura utilizzata per la pesca.
Altresì sono state contestate 20 infrazioni (in egual misura tra pescatori cagliaritani ed oristanesi) per la pesca del riccio di taglia minima inferiore a quella di riferimento che hanno consentito di sequestrare un ulteriore quintale di prodotto sottomisura e relativi attrezzi da pesca.
L’intero pescato, costituito da oltre due quintali di esemplari, è stato reinserito nel proprio habitat naturale in quanto ancora allo stato vitale.
Ai soggetti verbalizzati per pesca in tempi vietati è stata comminata una sanzione amministrativa, per ciascuno di essi, tra i 2.000,00 e i 12.000,00 euro oltre al sequestro dell’intera attrezzatura subacquea utilizzata per l’attività illecita.
Ai pescatori subacquei professionali, sorpresi a pescare ricci di mare di taglia minima inferiore a quella di riferimento, sono state elevate una sanzioni amministrative tra i 1.000,00 e i 15.000,00 euro; in una circostanza è stata ritirata una autorizzazione alla pesca subacquea professionale. Per ogni sanzione verranno decurtati 5 punti sulla licenza di pesca.
Le attività d’indagine condotte sulla terra ferma, hanno altresì consentito di sequestrare oltre 1,5 Kg. di polpa di riccio (già racchiusa in più di 17 vasetti confezionati) e Kg. 5 di prodotto senza che vi fossero le garanzie minime di tracciabilità e rispetto delle normative igienico sanitarie.
Complessivamente sono state comminate sanzioni da un minimo di 31.750 euro ad un massimo di 136.500 euro, sequestrati 51 attrezzi da pesca e decurtati 95 punti dalle licenze di pesca.
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