Dopo aver militato in diverse band locali con repertorio proprio, fonda nel 2006 la band alternative rock laBase che, dopo vari aggiustamenti nella formazione, nel 2013 arriva alla line up attuale.
Alla fine del 2017, l’autore raggiunge la consapevolezza del fatto che molti dei suoi brani inediti avrebbero avuto un impatto maggiore se interpretati “unplugged”. Nasce così il progetto solista Jena Lu, con il quale l’autore riprende una raccolta di brani mai eseguiti, molto intimi, scritti in varie fasi della propria vita, per svilupparne l’idea ed inserirli in un nuovo disco. “Le Dita Nelle Costole” è disponibile nei digital store e per la distribuzione Audioglobe dal 22 febbraio 2019 per I Dischi Del Minollo.
Si parte con l’ombrosa Barad Dur, dalla forte vis drammatica, che affonda con efficacia nell’immaginario fantasy dello scrittore inglese Tolkien. Chiudendo gli occhi, dalla ritmica sincopata e affilata, si regge su un dinamico groove di batteria, mentre Ieri è oggi è imperniata su una chitarra insinuante.
La cupezza – con diverse declinazioni-sembra essere il filo conduttore dell’album (si ascoltino La sera, in cui solo il pianoforte sembra mitigare il dramma sottostante, La Bamba, Spaziale); un sentimento quasi di riprovazione anima la riuscitissima E’ tutto bello, sorretta dalla chitarra classica, mentre La Stanza chiude il lavoro all’insegna dell’intimismo.
Le Dita Nelle Costole è un disco narrativo dalle tinte scure che rivela, a livello sonoro e testuale, una progettualità puntuale e condivisa.