Il progetto ha interessato i 4 istituti Comprensivi di Oristano e l’istituto privato Sacro Costato. Sono stati coinvolti gli alunni delle classi 4^ e 5^ della scuola primaria e delle classi 1^ della scuola secondaria di 1°grado, per un totale di 188 alunni.
Durante il percorso, articolato in 3 giornate per classe, gli studenti a seguito di una panoramica generale sul concetto di “Sostenibilità” sono stati chiamati a realizzare 5 pannelli raffiguranti le 5 tipologie di rifiuti (organico, secco, plastica, carta e cartone, vetro e alluminio), inserendo tutte le informazioni necessarie per un corretto conferimento, da esporre presso l’istituto. Nella terza giornata attraverso un gioco a squadre, i ragazzi hanno dovuto conferire nel modo corretto più oggetti possibili nel tempo stabilito.
Agli studenti, nell’ambito del corso, viene consegnato un kit di piatti e posate compostabili distribuiti dalla ditta “Romano Bio Solutions” per mostrare a loro e alle loro famiglie un’alternativa ecologica e sostenibile alle stoviglie monouso di plastica.
“L’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano da anni ha avviato un confronto molto proficuo sul tema della riduzione dei rifiuti e di sensibilizzazione per una corretta raccolta differenziata – osserva l’Assessore Gianfranco Licheri -. Quest’anno abbiamo puntato su attività di educazione alla sostenibilità nelle scuole e presso lo Spazio Giovani del Comune di Oristano su gli sprechi alimentari nella loro relazione sistemica con i numerosissimi aspetti della sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica. Fondamentale è il ruolo del CEAS come promotore attivo di benessere della comunità, ampliando le competenze del Centro di educazione ambientale con la collaborazione di associazioni esperte di lotta agli sprechi (Energetica APS, I.M.C di Oristano) e rafforzare ed allargare il suo legame con la rete territoriale anti-sprechi esistente che include pubblico, privato sociale e mondo profit”.
Tutto ciò è possibile grazie al finanziamento regionale per l’avvio di un progetto sulla sensibilizzazione e la lotta agli sprechi alimentari denominato “AlimentAzione – c’è tanta energia in quello che butti via” attualmente in corso attraverso il quale s’intendono coinvolgere circa 200 studenti e una quarantina di insegnanti, una cinquantina di volontari del terzo settore.
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