La delegazione della Confartigianato composta dal VicePresidente Vicario Marco Rau, dal Presidente provinciale del settore Benessere Fabio Melis e dal Segretario Prov.le Antonio Alivesi ha incontrato il comandante provinciale Colonnello Giuseppe Cavallaro per rappresentare la complessità e vastità del problema sopra citato.
E’ stato fatto presente che innumerevoli aziende hanno segnalato all’Associazione la presenza di “pseudo” imprese che lavorano nell’ombra, sottraendosi a qualunque tipo di controllo.
In questi anni il fenomeno dell’abusivismo si è notevolmente incrementato grazie anche all’utilizzo, in maniera sfrontata, dei “canali social”.
“Una situazione insostenibile e non più tollerabile”, affermano i dirigenti dell’Associazione. “E’ necessario individuare soluzioni innovative per contrastare i fenomeni citati”.
Chi svolge un’attività fraudolenta favorisce il fenomeno della concorrenza sleale e danneggia le casse Statali e Comunali perché evade ogni tipo di fiscalità. Per non parlare delle ripercussioni che spesso interessano l’aspetto ambientale, per alcune tipologie di attività che producono rifiuti pericolosi e nocivi.
Con il Colonnello Giuseppe Cavallaro è stato più volte ribadito il concetto che chi opera correttamente deve sentirsi tutelato, anche grazie a specifiche operazioni di contrasto; denunciare, anche attraverso la Confartigianato, può certamente arginare il fenomeno.
Vi è la comune consapevolezza che c’è molto da fare, che molte sono ancora le attività fraudolente, ma che anche i cittadini vanno sensibilizzati sul tema.
Chi svolge la professione in maniera illegale può praticare il prezzo dei prodotti e/o servizi in misura notevolmente inferiore rispetto a chi ha un’attività in regola; occorre sensibilizzare le persone affinché abbiano la piena consapevolezza che non si possono mettere sullo stesso piano la qualità e la professionalità del servizio; così come non può essere valutata esclusivamente la sola convenienza economia a scapito della sicurezza personale e collettiva.
E’ opportuno che vi sia una capillare informazione affinché venga affermato con forza il concetto che per alcune attività, nei fatti, la responsabilità ricade sul committente e chi esercita illegalmente non ha né la copertura previdenziale, né quella assicurativa: se succede qualcosa è il privato cittadino a risponderne.
I dirigenti della Confartigianato Marco Rau e Fabio Melis hanno rimarcato l’importanza del ruolo che riveste la Guardia di Finanza, in quanto garante dei rapporti commerciali, ma soprattutto nei confronti di tutti gli operatori economici regolari.
Oggi l’abusivismo dilaga indistintamente in tutti i settori, con una elevatissima presenza.
Lo si riscontra maggiormente nei settori del benessere (parrucchiere, estetica e tatuatori), dell’alimentazione, della meccanica con innumerevoli officine ombra, nel settore casa (imprese edili, idraulici, elettricisti serramentisti), nel settore del trasporto. Chi esercita tali attività deve possedere un titolo di studio idoneo, o una qualifica professionale certificata, titoli richiesti dalla normativa vigente.
Il Comandante, dopo aver ascoltato con attenzione quanto esposto dai rappresentanti della Confartigianato, ha dichiarato l’impegno della Guardia di Finanza nell’intensificare la propria attività, sottolineando quali siano i compiti loro assegnati, tesi al controllo e al rispetto delle normative vigenti, alla tutela del mondo delle imprese sui fronti della lotta all’evasione, alle violazioni finanziarie, al lavoro nero, alla tutela del “made in Italy”. Tutto ciò per fare in modo che chi lavora si senta maggiormente tutelato.
Sulla base di quanto rappresentato, ha ribadito il Colonnello Cavallaro, ci sarà la massima collaborazione.
L’incontro si è concluso con impegni reciproci di collaborazione a sostegno dell’interesse del comparto artigiano e della collettività.