Uno degli esordi letterari più dirompenti degli ultimi anni, una voce autenticamente nuova, una narrazione potente che sconfina continuamente nel fantastico regalandoci una rappresentazione quanto mai reale delle motivazioni segrete che ci spingono a vivere, fino all’ultimo respiro: in un tempo e in un mondo in cui non c’è più niente da sperare, l’unica forma di vita che riesce a sopravvivere è proprio la speranza.
L’AUTORE
Ligure, nato nel 1982, è scrittore e sceneggiatore. Ha pubblicato racconti in Watt e in altre riviste. Aspettando i Naufraghi è il suo primo romanzo.
IL LIBRO
Tra i partecipanti a una festa sfrenata che si conclude con un suicidio collettivo, Massimo è l’unico a non premere il grilletto. Eppure la fine è vicina, per tutti. La guerra incombe, e i Naufraghi stanno arrivando. In pochi mesi, quello che inizialmente sembrava soltanto un gruppetto di invasati è cresciuto in modo inarrestabile, tanto da sovvertire l’intero ordine globale.
L’unica caratteristica che lega i suoi componenti è l’abbandono di ogni comunicazione verbale. I Naufraghi si esprimono mediante le loro azioni, azioni che sono violente, distruttive, definitive. Per uccidersi o farsi ammazzare, un posto vale l’altro, Massimo lo sa bene. Ma all’ultimo momento decide di trascorrere il poco tempo che gli rimane con Piero, suo padre, confinato all’Hospice San Giuda, un sanatorio incastonato tra le valli di un entroterra che somiglia molto a quello ligure.
Massimo non è mai riuscito ad accettare la malattia del padre, ma ora, sentendosi ugualmente spacciato, è lui ad avere bisogno della sua presenza.