Il totale degli importi banditi lo scorso anno è di 39 milioni di euro, nettamente inferiore ai 45,3 milioni del 2017, e, ancora più rilevante, la media dei bandi passa in un anno da 149 mila a 98 mila, riportandosi sui livelli del 2016. Sono queste le cifre principali del quarto Report Congiunturale redatto dal Centro Studi OIC per la Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Sardegna, presentate durante il seminario di questa mattina nella sala Convegni della Fondazione di Sardegna.
«Rispetto all’anno precedente calano sia le medie (-34%) che l’importo totale (-14%), rileviamo inoltre che se i 5 bandi più ricchi del 2017 valevano circa 11 milioni,quelli del 2018 ammontano a circa 6 milioni – ha spiegato il presidente del Centro Studi OIC Gianfranco Fancello nel corso del suo intervento –. I settori principali rimangono Edilizia-servizi(49%) e Idraulica(19,2%), mentre è significativo che Infrastrutture e trasporti siano in costante diminuzione da 4 anni (dal 18% del 2015 è passato a 14, quindi a 11 e ora è all’8,5%)». Proseguendo nell’analisi del Report, si evidenzia che Abbanoa conferma il suo primato con 36 gare bandite, seguono i comuni di Cagliari e Sassari con 14, da segnalare Maracalagonis con 10.
«Le cifre incoraggianti dello scorso anno si sono confermate essere indicative della congiuntura e non strutturali, e analizzando questi dati non possiamo che rilevare un passo indietro del settore dei Servizi di Ingegneria e architettura in Sardegna» ha concluso Fancello. Come evidenziato negli interventi dei rappresentanti degli Ordini Sardi, la paura è che il 2019 possa nascondere un ulteriore calo. «Veniamo da un’iniezione positiva data da programmi di investimento come il progettoIscol@, un apporto che verrà meno nel prossimo futuro. Se aggiungiamo il prevedibile blocco dei finanziamenti dovuto al cambio della Giunta, non abbiamo motivo per dirci ottimisti rispetto al 2019» ha detto il presidente dell’Ordine di Cagliari Sandro Catta.
L’attività di rilevazione è di fondamentale importanza per l’azione istituzionale degli Ordini e della Federazione.«Ai tavoli con l’amministrazione possiamo portare cifre certe e concentrarci quindi sul confronto sui contenuti – ha puntualizzato il presidente dell’Ordine di Sassari Lorenzo Corda–, non necessariamente per porci in contrasto, ma per costruire: abbiamo sempre ben presente che chi scrive i bandi sono i nostri stessi colleghi». «Negli ultimi anni la normativa è cambiata. Per redigere progetti sempre più complessi c’è bisogno del supporto di diverse figure professionali,dobbiamo investire molto nella qualità per rispondere a quanto richiesto dai bandi, ma spesso non viene riconosciuta la giusta ricompensa, perché la discriminante per l’aggiudicazione rimane quasi sempre il prezzo più basso – ha sottolineato invece il presidente della Federazione Giuseppe Garau–.Come Federazione, con le nostre commissioni, siamo a disposizione dell’amministrazione per fornire supporto nella creazione di bandi difficilmente attaccabili, in grado di individuare i migliori professionisti ma soprattutto equi».
Quindi il seminario è proseguito con la relazione del segretario della Federazione Angelo Loggiasu La determinazione dei compensi a base di gara nei SIA e con l’intervento della consulente del Centro Studi Sara Loi su Offerte anomale nei servizi di ingegneria e architettura. L’avvocato Mauro Barberio ha parlato invece di Normativa sui lavori Pubblici. A seguire Marco Seta del Comune di Cagliari,e Carmen Atzori, responsabile Procurement di Abbanoa Spa, hanno illustrato alcuni case studies riguardanti i bandi per i Servizi di ingegneria e architettura. Ha chiuso i lavori l’intervento del vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Gianni Massa che ha sottolineato l’importanza del ruolo degli ordini come strumento per mettere assieme competenze e porle al servizio della comunità.