Un duplice appuntamento con lo Shaun Martin Trio per (ri)scoprire il vertiginoso stile interpretativo del musicista texano, vincitore di quattro Grammy Awards per albums che spaziano dalla magia del gospel al jazz e alla world music, con all’attivo importanti e significative collaborazioni – da Kirk Franklin al collettivo Snarky Puppy, a Erykah Badu, Chaka Kahn, Fred Hammond, God’s Property e Tamela Mann.
La Stagione in Musica 2018-2019 del CeDAC si arricchisce di un nuovo appuntamento – venerdì 22 marzo alle 21.30 al Jazzino di Cagliari con il Giuseppe Bassi Trio “Atomic Bass” – nuovo progetto musicale del contrabbassista e compositore pugliese, con la pianista giapponese Sumire Kuribayashi e l’olandese Sebastiaan Kaptain alla batteria – per un ideale itinerario sonoro attraverso i continenti, in una fusione di generi e stili, tradizioni e culture – quasi a voler simboleggiare il valore della musica come linguaggio universale.
Il talento di Shaun Martin per le note improvvisate e l’arte del pianoforte: un duplice appuntamento nell’Isola – sotto le insegne del Jazz Club Network firmato CeDAC – con il raffinato ed eclettico musicista texano, protagonista DOMANI (giovedì 21 marzo) alle 21.30 al Jazzino di Cagliari e venerdì 22 marzo alle 22.30 al Poco Loco di Alghero alla testa del suo trio per un intrigante viaggio tra le suggestioni della fusion di Snarky Puppy e i vertiginosi assoli sulla tastiera sulla falsariga dell’album “Seven Summers”.
Riflettori puntati sullo Shaun Martin Trio – che schiera, accanto all’artista di Dallas, già vincitore di vari Grammy Awards con differenti progetti, dalle incisioni discografiche in chiave gospel e R&B di Kirk Franklin ai successi della Snarky Puppy capeggiata da Michael League, Mike “Blaque Dynamite” Mitchell alle percussioni e Matt Ramsey al basso: una formazione chi chiara matrice jazzistica capace di spaziare nei diversi territori della musica improvvisata – tra citazioni di “classici” e pezzi originali.
La naturale inclinazione di Shaun Martin per melodia e ritmo – emersa fin dall’infanzia, quando da bambino ha iniziato a suonare le percussioni in chiesa – si è affinata attraverso lo studio e la pratica, dalle prime lezioni di pianoforte alle interessanti e proficue collaborazioni oltre che con Kirk Franklin e Snarky Puppy, con Erykah Badu, Chaka Kahn, Fred Hammond, God’s Property, Kim Burrell, Yolanda Adams e Tamela Mann.
Una cifra personalissima e virtuosistica ma anche la grande apertura e capacità di ascolto che caratterizzano le performances di Shaun Martin – sul palco come in sala di registrazione – fanno sì che il suo stile inconfondibile si amalgami alle qualità dell’ensemble e all’atmosfera del disco pur restando perfettamente riconoscibile, in un sapiente gioco di equilibri timbrici e sonori.
Il poliedrico pianista texano con salde radici nella black music e nella tradizione del gospel, ormai proiettato verso una dimensione jazzistica – all’interno di svariate formazioni ma anche in versione solistica – sedurrà il pubblico isolano con l’eleganza e l’intensità della sua interpretazione, sfruttando abilmente la ricca tavolozza sonora dello strumento a tastiera, sul filo delle note e delle emozioni.
Tra brani più intimistici e sospesi e vere e proprie esplosioni ritmiche, l’artista proporrà un’antologia delle sue creazioni, già racchiuse in “Seven Summers” che è insieme la sintesi della intensa carriera e un manifesto della sua poetica, un disco abitato dallo spirito del Jazz, in cui vive l’anima nera dell’America, tra la tradizione di New Orleans e fantasiose variazioni, incursioni nella fusion, temi quasi cantabili e rimandi alla cultura Hip Hop, oltre ai magnifici assoli in una limpida e travolgente sequenza di melodie e accordi.
Nel palmares di Shaun Martin spiccano i sette Grammy Awards – che attestano la versatilità dell’artista e la abilità nel dialogare e inserirsi in contesti differenti – dai premi come Best Contemporary R&B Gospel Album rispettivamente nel 2007e nel 2009 per “Hero” e “Fight of My Life” di Kirk Franklin, premiato anche per il miglior disco gospel – “Hello Fear” (2012) – e la miglior canzone – la title track “Hello Fear” (2012 )- ai Grammy Awards for Best Contemporary Instrumental Album (“Sylva” – 2016 e “Culcha Vulcha” – 2017) con l’ensemble Snarky Puppy capeggiato da Michael League (che nel 2014 era stato premiato per la miglior performance, per “Something” nelle versione di Snarky Puppy con la partecipazione di Lalah Hathaway).
Tra i vari progetti discografici cui ha collaborato, spiccano anche Mama’s Gun di Erykah Badu e Guru’s Jazzamatazz Streetsoul sempre di Erykah Badu e Guru, Here Right Now di Tasha Page- Lockhart e Fast Forward de The Walls Group, oltre a I Will Trust di Fred Hammond e il disco degli United Tenors- con Fred Hammond, Dave Hollister, Eric Roberson, Bryan Courtney-Wilson.
Nel 2015 arriva “Seven Summers” e prende il via la sua carriera solista – che ora tocca la Sardegna nell’ambito del suo tour internazionale.
SPECIAL EVENT
Giuseppe Bassi Trio – “Atomic Bass”
Giuseppe Bassi – contrabbasso
Sumire Kuribayashi – pianoforte
Sebastiaan Kaptein – batteria
Antonio Moscatello – introduzione
venerdì 22 marzo – ore 21.30 – Jazzino di Cagliari
Il Jazzino di Cagliari ospita anche – venerdì 22 marzo alle 21.30 sotto le insegne del CeDAC per la Stagione di Musica 2018-2019 – il Giuseppe Bassi Trio “Atomic Bass” – nuovo progetto musicale del contrabbassista e compositore pugliese, con la pianista giapponese Sumire Kuribayashi e l’olandese Sebastiaan Kaptain alla batteria – per un ideale itinerario sonoro attraverso i continenti, in una fusione di generi e stili, tradizioni e culture – quasi a voler simboleggiare il valore della musica come linguaggio universale.
«L’idea musicale di questo progetto originale utilizza come punto di riferimento il contrabbasso, trasformandolo simbolicamente in un reattore musicale in grado di contrapporsi metaforicamente alle emissioni dei reattori nucleari di Fukushima» sottolinea Giuseppe Bassi.
«Il dolore delle vite spazzate via dall’onda nera dell’oceano, e gli scenari apocalittici riscritti in note ed eseguite con gli strumenti del jazz e della tradizione nipponica sviluppando, mediante la musica jazz, alla narrazione di favole e sogni per accompagnare chi, in questi fragili terreni scossi dal susseguirsi degli avvenimenti, è entrato per metà in un limbo tra sogno e realtà».
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JAZZ CLUB NETWORK – 2019
Il Jazz Club Network firmato CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna – che fa rivivere sui palchi dell’Isola l’atmosfera dei Jazz Clubs continua tra note improvvisate e “Echi” della Sardegna con il Paolo Carrus – Ottetto e il sassofonista e compositore Maurizio Giammarco: sotto i riflettori giovedì 28 marzo alle 21.30 al Jazzino di Cagliari – insieme al raffinato interprete dello strumento ad ancia, Giuseppe Joe Murgia (sax alto) e Dario Pirodda (sax alto), Andrea Morelli (sax tenore) e Walter Alberton (sax tenore), Marco Argiolas (sax baritono), Corrado Salis (basso) e Roberto Migoni (batteria) con Paolo Carrus al pianoforte per un avvincente itinerario tra sonorità contemporanee e i più classici stilemi del jazz, con pezzi originali e brani ispirati al repertorio delle grandi orchestre.
Nell’Isola sotto le insegne del Jazz Club Network – giovedì 4 aprile alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, venerdì 5 aprile alle 22.30 al Poco Loco di Alghero e sabato 6 aprile alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari– il Duo Taufic con un progetto incentrato sulla musica brasiliana e sulla tradizione araba ma aperto a influenze e contaminazioni con i suoni del mondo: nato come omaggio al padre e proseguito con dieci anni di successi confermati dall’uscita del terzo album “D’Anima”, il felice sodalizio dei fratelli Roberto Taufic (chitarra) e Eduardo Taufic (pianoforte) continua con le incantevoli melodie che evocano i paesaggi del Brasile tra ritmo e poesia.
Tra dub e hip hop, drum’n’bass e musica elettronica con il trio Malasorti – alias Francesco Medda “Arrogalla” (live electronics), Emanuele Pittoni (voce) e Francesco Bachis (tromba) che portano nell’Isola – mercoledì 10 aprile alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, giovedì 11 aprile alle 21 al Museo Nivola di Orani, venerdì 12 aprile alle 21 al Jazz Aroma Caffè di Oristano e infine sabato 13 aprile alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari la potente miscela di “S’ArdiCity” (S’ArdMusic), album d’esordio in cui si mescolano sensibilità e poetiche differenti, echi dell’Isola e dei Tropici, sonorità balcaniche e mediterranee reinterpretate in chiave jazz, con un respiro cosmopolita che li ha portati al Tundra Festival in Lituania – in bilico fra tradizione e innovazione.
Riflettori puntati sui Roundella, una più interessanti realtà del panorama musicale dell’Isola – con la voce di Francesca Corrias, Mauro Laconi alla chitarra, Filippo Mundula al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria – che incontra il pianoforte di Luca Mannutza, tra i più apprezzati jazzisti italiani, giovedì 18 aprile alle 21.30 al Jazzino di Cagliari e venerdì 19 aprile alle 20.30 al Vecchio Mulino di Sassari per dar vita ad un quintetto in cui si fondono le diverse anime e i percorsi degli artisti, con una potente miscela di generi e stili, senza rinunciare alla matrice jazzistica, tra incursioni nell’hip hop e nei territori della black music.
Sbarca in Sardegna il pianista e compositore (figlio d’arte) Paolo Jannacci, protagonista con Stefano Bagnoli (batteria), Marco Ricci (contrabbasso) e Daniele Moretto (tromba e flicorno) – venerdì 26 aprile alle 22.30 al Poco Loco di Alghero e sabato 27 aprile alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale – con “In concerto con Enzo – Una serata tra musica jazz e canzoni d’autore”, in cui brani originali s’intrecciano ai pezzi più famosi ed emblematici dell’eclettico cantautore e medico Enzo Jannacci, da “L’Armando” e “El portava i scarp del tennis” fino a “Vengo anch’io. No, tu no”, ma anche “Mexico e Nuvole”, che fanno ormai parte della colonna sonora del Belpaese.
Suggellerà il cartellone del Jazz Club Network firmato CeDAC uno degli eventi più attesi della stagione, il concerto del Mark Lettieri Trio –: l’ensemble capeggiato dal chitarrista e compositore texano, che spazia dal jazz e la world music dei pluripremiati Snarky Puppy alle collaborazioni con artisti come David Crosby, 50 Cent, Eminem, Snoop Dogg e Pat Boone – con Wes Stephenson al basso e Mike Mitchell alla batteria – in occasione della Giornata Internazionale del Jazz sotto l’egida dell’Unesco – martedì 30 aprile alle 21.30 al Jazzino di Cagliari, in replica giovedì 2 maggio alle 22.30 al Poco Loco di Alghero – proporrà un intrigante viaggio tra melodie e metriche, assoli vertiginosi e un riuscito interplay, sul filo delle note improvvisate.
Il Jazz Club Nework – 2019 è organizzato dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Sardegna, del Comune di Macomer e del Comune di San Gavino Monreale e in collaborazione con Sardegna Concerti e grazie alle preziose sinergie con il Jazzino di Cagliari, il Poco Loco di Alghero, il Vecchio Mulino di Sassari, lo Jazz Aroma Caffè di Oristano e il BocheTeatro di Nuoro, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.
SHAUN MARTIN Trio
Shaun Martin – piano
Mike “Blaque Dynamite” Mitchell – drums
e Matt Ramsey – bass
Quattro Grammy Award e un’esplosione di stile e ritmo che ha entusiasmato la critica internazionale: la premiata ditta Snarky Puppy colpisce ancora…
Ha suonato con alcuni dei più grandi artisti mondiali della musica R&B, jazz e gospel: da Timbaland a Chaka Khan, da Kirk Franklin a Tamela Mann. Shaun Martin, pluripremiato pianista quarantenne, cantautore e produttore statunitense, è il vincitore di ben quattro Grammy Award, tra cui tre Best Album Grammy. Il quarto Grammy l’ha ottenuto per la miglior performance R&B assieme all’ensemble funk sperimentale Snarky Puppy. Il suo penultimo disco, “Seven Summers”, che contiene anche il singolo “Love Do not Let Me Down” interpretato da Claudia Melton, è un gioiello musicale che gli è costato ben sette anni di lavoro e ha entusiasmato la critica internazionale che lo ha definito, “un’esplosione di stile, di ritmo, con trombe potenti e uno straordinario tocco di fusion”.
SHAUN MARTIN
“Do you wish to rise? Begin by descending. You plan a tower that will pierce the clouds? Lay first the foundation of humility”. (Saint Augustine)
Yes, Shaun Martin has a natural gift that has been evident since he began playing drums in church at the age of 4. Yes, his mother had the vision to arrange piano instruction from Carolyn Campbell and guide him on his path. Yes, he has several Grammys from his work with Kirk Franklin and the gospel powerhouse God’s Property. and Yes, he has a Grammy that crowns his many years with jazz fusion phenomenon Snarky Puppy. But you will not find this information in discussion with this gently powerful man because he wears none of this on his sleeve.
Shaun Martin has been playing, creating, and collaborating for most of his life, yet his contributions go much further than just playing. When you move through the projects that Shaun has been a part of you can feel his style and influence; you can sense his presence throughout the compositions. Shaun’s willingness and ability to be a subtle part of each band have allowed him be part of the very foundation.
Seven years ago Shaun began a project of his own. A story of his life, a contribution to the world of music from his eyes (and ears). In demand by many, Shaun took his time with the album as the story expanded to include a wider range of experience. And so, on July 7 we present to you SEVEN SUMMERS – a big chapter in the history of the great Shaun Martin. Seven Years. Seven Summers. Seven Seven.
Seven Summers is the record that you would expect when a seasoned player with roots in several genres takes the time to let the music unfold. Shaun narrates in a very personal way as the album opens, and then takes us through a project seven years in the making. A rollicking New Orleans second line track leads off (One Big Party), and the story continues with a breezy trip through jazz in some of its glorious variations. As we reach the center, three vocal tracks show the depth of Shaun’s musical concept, composition, and arrangement. In the center of these three is the stunning Love Don’t Let Me Down, sung by Claudia Melton with emotion and elegance. Once you’ve settled in with the soulful vocals, off we go again into a moving jazz track as we lead up to the crown jewel of Seven Summers – Madiba. Complete with narrative introduction, this one takes off with a shot as Shaun leads us into a trans-global explosion of style – Driving rhythm, powerful horns, dramatic jazz with a casual touch of fusion. The record comes to the end with a nod to Hip-Hop (All In A Day’s Work) featuring Geno Young and RC Williams – a feel good track about the hustle of today’s independent musician. The album ends with Shaun’s sublime yet clear piano, and one can feel the curtain closing on an experience to remember and hold dear.
Seven Summers is an album that was clearly well thought out; a refreshing feel in today’s world of instant production. “I’d say that 7 Summers is a chronicle of growth in character and perspective. As I grew over the last seven years, I experienced so much and I wanted to translate that through the music and lyrics….” (Shaun Martin)
“Grammy-Winning Dallasite Shaun Martin Finally Releases an Album of His Own”
-Dallas Observer, July 2015
Seven time Grammy Winner, including:
2007 Best Contemporary R&B Gospel Album, with Kirk Franklin (Hero)
2009 Best Contemporary R&B Gospel Album, with Kirk Franklin (Fight of My Life)
2012 Best Gospel Album, with Kirk Franklin (Hello Fear)
2012 Best Gospel Song, with Kirk Franklin (Hello Fear)
2014 Grammy Award for Best R&B Performance, Snarky Puppy with Lalah Hathaway (Something)
2016 Grammy Award for Best Contemporary Instrumental Album, as member of Snarky Puppy (Sylva)
2017 Grammy Award for Best Contemporary Instrumental Album, as member of Snarky Puppy (Culcha Vulcha)
Production Credits include:
Mama’s Gun (Erykah Badu)
Guru’s Jazzamatazz Streetsoul (Erykah Badu, Guru)
Hero (Kirk Franklin)
Fight Of My Life (Kirk Franklin)
Hello Fear (Kirk Franklin)
Here Right Now (Tasha Page- Lockhart)
Fast Forward (The Walls Group)
I Will Trust (Fred Hammond)
United Tenors- (Fred Hammond,Dave Hollister, Eric Roberson, Bryan Courtney-Wilson), Performing Credits:
Kirk Franklin
Snarky Puppy
Erykah Badu
Chaka Kahn
Fred Hammond
God’s Property
Kim Burrell
Yolanda Adams
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