Niente di più falso e lo sanno molto bene chi con strategia criminale sta disseminando queste bugie in collaborazione di media ragionevoli e politici che nelle proposte di legge dovrebbero vedere il bene comune e non la rovina delle nuove generazioni. Il falso mito della cannabis light o terapeutica sta portando a diffondere l’opinione comune che l’uso di cannabis e marijuana sia innocuo.
Recentissimi studi in varie università europee e statunitensi, hanno dimostrato la pericolosità causata dal consumo di queste sostanze, denunciando un fortissimo aumento degli interventi di pronto soccorso legati all’abuso di alcol e marijuana, molto spesso associate tra loro.
Secondo i medici dello University of Colorado Hospital, i consumatori di “cannabis commestibile” hanno mostrato nella metà dei casi alterazioni mentali, inclusi attacchi d’ansia, rispetto a una quota inferiore a un terzo relativa a coloro che avevano fumato marijuana e manifestazioni psichiatriche, con una differenza: chi consuma prodotti alimentari con cannabis tende a manifestare una sintomatologia acuta, mentre chi la fuma è più propenso a mostrare sintomi di depressione.
Nel 2018 in Italia le autorizzazioni per la vendita di prodotti contenenti cannabis light sono aumentate del 75% rispetto all’anno precedente. C’è chi addirittura, vorrebbe istituire la giornata mondiale della cannabis- light, quasi ci fosse tanto da festeggiare per la diffusione delle droghe.
Come non impegnarsi con tutte le energie per ostacolare il dilagare di questa cultura dello sballo? La campagna di informazione dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della missione della Chiesa di Scientology di Olbia proseguirà anche questa settimana nella giornate di mercoledì 24 e giovedì 25 in via Vittorio Veneto e a Poltu Quadu e continuerà ad oltranza finché ogni ragazzo gallurese sarà informato su ciò che le droghe fanno realmente al corpo e alla mente, confutando, una volta per tutte, le menzogne degli spacciatori.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” scriveva il filosofo L. Ron Hubbard, oggi più che mai sono parole attuali, osservando tanti adolescenti dipendenti da un’idea ancor prima che da una sostanza. Info: www.noalladroga.it