Un nuovo incontro nel salotto della Libreria Ubik di Olbia.
Lunedì 29 Aprile alle 18,30 la Libreria Ubik di Olbia assieme all’associazione Pulp organizza l’incontro con lo scrittore, Roberto Cotroneo.
L’autore presenterà il suo ultimo libro “Niente di personale” edito da La Nave di Teseo
Modera la serata la giornalista Marella Giovannelli.
L’incontro rientra nella programmazione del festival letterario itinerante éntula:scrittori a piede Liberos.
IL LIBRO : Uno scrittore che ha lavorato a lungo nel mondo dei giornali e della cultura si accorge d’un tratto, come per una strana epifania, di essere stato negli ultimi trent’anni il testimone di un tempo ormai perduto. Perché è scomparso il mondo di Moravia e Calvino, di Fellini e Sciascia? E il grande giornalismo, e l’anima delle case editrici? Decide quindi di ricostruire il motivo per cui tutto questo è accaduto. Attraverso una scrittura densa e il confronto con personaggi un tempo importanti e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di quello che oggi vede attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, dei segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente, dei fantasmi che la abitano. Un romanzo che è un atto d’accusa stringente e radicale, la fotografia di quello che siamo diventati. L’inno a un tempo perduto, a un tempo cristallizzato e rivendicato: la storia e lo sguardo di un uomo capace di passione, indignazione, ironia, che fa del narrare invettiva e resistenza, perché la memoria a volte è l’unica chiave per salvare il futuro
L’AUTORE: Tra il 1985 e il 2003 lavora al settimanale L’Espresso, e per quasi dieci anni dirige le pagine culturali, firmando una rubrica di critica letteraria “All’Indice”. È stato inviato del settimanale e poi editorialista per Panorama, l’Unità, Il Sole 24 Ore. Dal febbraio 1988 alla fine del 1989 ha scritto sulla pagina domenicale de Il Sole 24 Ore allora curata da Armando Torno. Firmava le sue recensioni con lo pseudonimo di Mamurio Lancillotto, il vicario criminale del ‘600 che processò la Monaca di Monza. È stato per alcuni anni conduttore della Mezzanotte di Radio Due, e nel 2010 ha condotto il programma de La7 La 25ª Ora. Per cinque anni ha tenuto una rubrica settimanale su Sette del Corriere della Sera: Blowin’ in the Web. Negli ultimi tempi alla scrittura narrativa ha affiancato un lavoro di ricerca attraverso l’immagine fotografica. Tra Il 4 aprile e il 4 giugno 2017 si è tenuta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la sua mostra fotografica: Genius Loci. Nel teatro dell’arte. Mentre dal giugno 2017 al settembre dello stesso anno le immagini sono state esposte al Castello Aragonese di Otranto.
Giornalista professionista dal 1989.
Il suo primo libro è del 1991, All’Indice. Sulla cultura degli anni Ottanta. Tre anni dopo esce Se una mattina d’estate un bambino (Lettera a mio figlio sull’amore per i libri), 1994 (edizione aggiornata 2001 e 2009), dove racconta al figlio alcuni autori: da Robert Louis Stevenson a T.S.Eliot, a J.D.Salinger. L’anno successivo pubblica il romanzo Presto con fuoco 1995 (Premio Selezione Campiello)[2]; un romanzo con al centro la figura di un pianista, ispirata ad Arturo Benedetti Michelangeli e una partitura segreta di Chopin. Il secondo romanzo, Otranto, è del 1997, dedicato al Salento. L’età perfetta è del 1999. Con questo libro vince il premio Fenice-Europa.
Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome, del 2002, è invece un romanzo sugli scacchi e sugli specchi, sulla musica degli ultimi Quartetti di Beethoven. Nello stesso anno esce un saggio dedicato alla narrativa di Umberto Eco: Eco: due o tre cose che so di lui 2002. E l’anno successivo Chiedimi chi erano i Beatles (Lettera a mio figlio sull’amore per la musica) 2003. Questo amore, pubblicato nel 2006 è un romanzo romantico. Nel 2008 pubblica Manuale di scrittura creativa, dieci lezioni sulla scrittura creativa. Nello stesso anno pubblica Il vento dell’odio: romanzo sul terrorismo dagli anni Settanta al contemporaneo.
Del 2009 è la terza edizione di Se una mattina d’estate un bambino, con un nuovo capitolo dedicato a Leonardo Sciascia. A maggio 2011 esce il suo nuovo romanzo, E nemmeno un rimpianto. Il segreto di Chet Baker dove, in forma di romanzo, parla del celebre jazzista. Nel luglio del 2012 ha pubblicato una raccolta di poesie per l’editore Metamorfosi, intitolata I Demoni di Otranto.
Del 2013 è il romanzo Betty, pubblicato da Bompiani. È un giallo raccontato in prima persona dallo scrittore Georges Simenon e ambientato sull’isola francese di Porquerolles. Protagonista una donna misteriosa ossessionata dai romanzi del grande scrittore belga, che viene assassinata. Simenon per la prima volta nella sua vita dovrà improvvisarsi Maigret per scoprire il colpevole.
Nel 2014 è uscito per Utet Il sogno di scrivere, un saggio sulla scrittura e sui processi creativi che portano a raccontare storie. Un manuale di scrittura in forma di romanzo. E la sua nuova raccolta di poesia intitolata: L’innocenza dell’errore.
Nel 2015 ha pubblicato per Utet: Lo sguardo rovesciato. Come la fotografia sta cambiando le nostre vite. Un saggio sulla fotografia digitale, sul modo in cui le immagini influenzano le nostre vite e sul narcisismo dei selfie. Del 2016 è il suo ultimo volume di poesia per Metamorfosi. Un poemetto intitolato: In quest’alba dove ricomincia il tempo.
Nel 2017 ha pubblicato per Contrasto edizioni il suo primo libro che unisce le sue fotografie con i testi che le accompagnano, frutto di un lungo lavoro fatto nei musei e negli spazi espositivi, e intitolato: Genius Loci. Nel teatro dell’arte. Nel 2018 esce il suo nuovo romanzo, dopo cinque anni di lavoro, intitolato Niente di personale e pubblicato da La Nave di Teseo, sull’Italia degli ultimi trent’anni e sulla nostra identità.
Ha curato il volume delle Opere di Giorgio Bassani per la collana di classici I Meridiani di Mondadori (1998). Ha scritto saggi su Fabrizio De André (Parole e canzoni, Einaudi, 1999), e Francesco Guccini (Parole e canzoni, Einaudi, 2000).
I suoi racconti sono stati raccolti in volume nel 2009 presso Aliberti editore sotto il titolo di Adagio infinito e altri racconti sospesi. I suoi libri sono tradotti in varie lingue.