Nello specifico è la prima terapia di tipo non farmacologico per la cura di sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd) nei bambini. È un dispositivo che ha le dimensioni di un cellulare, stimola con bassi impulsi elettrici il nervo trigemino, l’approccio si basa su uno studio che ha dimostrato miglioramenti rispetto al placebo.
Sistemi di lieve stimolazione elettrica cerebrale si sono dimostrati efficaci per la terapia della depressione o di disturbi neurologici negli adulti. L’Adhd è un disturbo che influenza lo sviluppo ed è caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, iperattività e impulsività. Interessa circa il 4-5% dei bambini in forme più o meno gravi e, ove necessario, viene trattata con farmaci. È in grado di influenzare regioni del cervello che regolano l’attenzione e il comportamento.
Il dispositivo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è utilizzabile in casa, genera un basso impulso elettrico e si collega tramite filo a un piccolo cerotto sulla fronte del paziente: in questo modo, invia segnali terapeutici alle parti del cervello coinvolte nell’Adhd.