Sono dunque 62 i comuni sardi che andranno a occupare sette fine settimana, dal 27 aprile al 9 giugno. Molte le conferme e ben 12 (cinque in più rispetto alla scorsa edizione) le amministrazioni che per la prima volta aderiscono alla manifestazione in terra sarda (che diventano complessivamente 20 su scala nazionale con gli ingressi pugliesi e lombardi) e alle quali Monumenti Aperti dà il benvenuto: Ales, Assolo, Decimoputzu, Genuri, Muravera, Neoneli, Siliqua, Tertenia, Tula, Vallermosa, Villaputzu e Villaspeciosa, a dimostrazione che la manifestazione si conferma come la festa di valorizzazione del patrimonio culturale più partecipata in Sardegna con gli 800 luoghi della cultura aperti e raccontati da almeno 20.000 volontari, in massima parte studenti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado.
Saranno interessate dalla manifestazione amministrazioni comunali sia della Città Metropolitana di Cagliari che delle province storiche: 31 i comuni della Provincia del Sud Sardegna, 8 della Provincia di Oristano, 12 della Provincia di Sassari e 2 in quella di Nuoro. Sono infine 9 i comuni che ricadono nella Città Metropolitana di Cagliari.
Fra i siti aperti segnaliamo: la chiesa di Santa Maria di Uta, meraviglioso esempio di architettura romanica in Sardegna, il Castello Malaspina a Bosa, la Cattedrale e la casa natale di Gramsci ad Ales, l’area archeologica di Nora, l’Argentiera – Museo della Miniera a Sassari, uno dei maggiori esempi di archeologia mineraria della Sardegna, la Chiesa di San Lorenzo di Porto Rotondo e la Torre della Quarta Regia in località Sa Scafa, a Cagliari.
Sardegna ma non solo, per una manifestazione che è ormai una buona pratica diffusa su scala nazionale.
Nel 2014 la manifestazione è andata per la prima volta oltre i confini regionali con tre edizioni piemontesi che hanno coinvolto Santo Stefano Belbo, Mango e Castiglione Tinella, nelle Langhe raccontate da Pavese e Fenoglio.
Dal 2017 la manifestazione è presente in Emilia Romagna (Ferrara e Copparo) e dal 2018 in Puglia, che dopo il debutto dello scorso anno a Bitonto passa a sei comuni partecipanti con il coinvolgimento del GAL Fior d’Olivi, mentre fa il suo esordio quest’anno la Lombardia dove, in via sperimentale, si terranno edizioni di Monumenti Aperti a Milano, Como e Cantù. Queste le date nazionali: 3 e 4 maggio Milano, 25 e 26 maggio Cantù, che bisserà anche nei giorni 27 e 28 settembre, 1 e 2 giugno Como, 19 e 20 ottobre Copparo (Emilia Romagna), 26 e 27 ottobre Ferrara e in Puglia Bitonto, Grumo Appula e Giovinazzo, per concludere il 9 e 10 novembre, ancora in Puglia, nei comuni di Terlizzi, Modugno e Palo del Colle.
Anche quest’anno numerose iniziative speciali arricchiranno le visite ai monumenti, con progetti a diffusione nazionale o regionale.
Dal 2014 l’Associazione Culturale Imago Mundi Onlus ha promosso un progetto speciale di scrittura e narrazione del patrimonio culturale Le parole della bellezza, dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, ideato con la collaborazione dello scrittore Luigi Dal Cin, realizzato in Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna e da quest’anno in Lombardia.
Sperimentato su Cagliari lo scorso anno viene ora riproposto su base nazionale Viva Voce – racconta la tua città. Con questo progetto si vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini che potranno inviare un messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi al numero telefonico 348.314 6896 descrivendo il proprio legame a un luogo o a un monumento. Il racconto come elemento di coesione del “popolo” di Monumenti Aperti.
A partire da Gusta la città, progetto tra i più longevi della manifestazione con i suoi quindici anni di vita. Un felice e produttivo connubio fra cultura, arte e gastronomia. In collaborazione con Slow Food, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande vengono invitati a tenere aperta la loro attività nelle giornate di Monumenti Aperti. E sono almeno 30 le amministrazioni comunali che aderiscono quest’anno al progetto con oltre 500 esercenti aperti, molti dei quali proporranno menù dedicati all’iniziativa.
Nel giugno dello scorso anno Monumenti Aperti ha ricevuto a Berlino dalle mani del Maestro Placido Domingo, presidente di Europa Nostra, il Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale – Europa Nostra Awards 2018.Monumenti Aperti viene sostenuta economicamente per il 50% dai comuni aderenti alla rete e, dall’edizione 2005, dai finanziamenti pubblici provenienti dagli Assessorati regionali del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni culturali che rappresentano un ulteriore 30%.