Una mattinata per cinefili veri per chiudere la decima edizione dello Skepto International Film Festival. Le immagini al servizio della storia, il percorso interiore del protagonista e dello spettatore assieme a lui: alle 9 lo sceneggiatore di opere come Lo Chiamavano Jeeg Robot, Suburra – la serie, Benedetta follia e Indivisibili, Nicola Guaglianone ha parlato per oltre un’ora e mezza nella masterclass sulla scrittura per il Cinema e le Serie TV organizzata in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission nella sala proiezioni dell’Hostel Marina. Giusto il tempo di spostarsi nel chiostro che ha avuto inizio l’incontro con il maestro Enzo G. Castellari. Intervistato da Gianmarco Diana e Luigi Frassetto, il regista mito di Quentin Tarantino ha snocciolato aneddoti e racconti ipnotizzando i tanti appassionati accorsi alla presentazione della sua autobiografia “Il Bianco Spara!”.
IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Dalle 13, quindi, la piazza interna dell’ostello ha raccolto appassionati e film-maker per la seconda sessione degli aperitivi cinematografici. Dalle 15.15 spazio ai cortometraggi con le proiezioni della sezione Stile Libero all’Auditorium.
il programma dell’ultima giornata prevede poi altri tre interessanti incontri all’Hostel Marina: alle 16 il direttore della Dipartimento di Design Audiovisivo BAU di Barcellona e giurato Skepto Frank María parlerà del ruolo degli audiovisivi nella società odierna; a seguire, i giornalisti e critici cinematografici Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri presentano al Festival il loro ultimo libro “Bambole Perverse: le Ribelli che sconvolsero Hollywood” introdotti da Gianmarco Diana e Luigi Frassetto; in ultimo, alle 18.30 si parlerà di Sound design con Manuel Gordillo e Catalina Figueroa de La Tina Sonido, con Emanuele Contis e Andrea Granitzio di Indòru – la Boutique del suono e con Gianmarco Diana, qua in veste di rappresentante del festival Creuza de Mà – Musica per il Cinema. La Tina Sonido è una società colombiana che si è occupata, tra gli altri lavori, del Sound design di serie Netflix del calibro di Narcos (seconda Serie), Narcos: Mexico e Playboy, the Hugh Hefner story. Indòru è una vera e propria boutique del suono che nasce in Sardegna per cucire la musica sulle immagini in maniera sartoriale.
Per quanto riguarda la visione dei corti, alle 17.30 all’Auditorium si potranno gustare le quattro storie di Sport di Vincitori&Sconfitti. Alle 18.45 ancora all’Auditorium si potranno vedere i lavori della sezione Avanguardia&Sperimentali.
Il gran finale andrà in scena a partire dalle 21:15 all’Auditorium e dalle 21:30 all’Hostel e al cinema Greenwich d’Essai con le proiezioni della sezione Best Short. Tra i film in programmazione segnaliamo la delirante commedia siciliana tra folk e stregoneria “Parru pi tia” (ITA) del vincitore del concorso I Love GAI Giovani Autori Italiani all’interno del festival di Venezia Giuseppe Carleo, “Bonobo” (CH) di Zoel Aeschbacher, che racconta dell’intreccio di vite comuni in un condominio della periferia di una grande città e “All this Creatures” (AUS) di Charles Williams (Palma d’Oro a Cannes), particolare lavoro che tratta della relazione emozionale tra padre e figlio nel dramma della malattia mentale.
Tra i corti finalisti verrà proiettato anche “Domenica” del regista sardo Bonifacio Angius: un incontro tra esistenze al limite girato in Sardegna e prodotto dall’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna.
La cerimonia di chiusura si terrà all’Auditorium al termine delle proiezioni. Verranno premiati il vincitore assoluto (Best Short), il miglior corto animato e i migliori lavori delle categorie Skeptyricon, Avanguardia e sperimentali, Human/Nature e Docushort.
Per la menzione speciale del pubblico di Skepto, invece, sarà necessario attendere il conteggio dei voti espressi attraverso il sito internet.
Per tutte le info e il programma completo www.skepto.net
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