“Festa di popolo”, l’ha definita il sindaco Massimo Zedda incontrando i giornalisti stamattina al Municipio, “attorno a cui per il 363esimo anno la comunità regionale può ritrovare la sua memoria e la sua identità più antiche” e che si articola in quattro giornate scandite, come da tradizione, dalla narrazione in lingua sarda fatta dal patrimonio etnografico ed etnomusicale. Sino alla notte del 4 maggio, quando nella chiesetta di Stampace sarà sciolto il voto che i cagliaritani fecero nel 1656 a sant’Efisio, per liberare la città dalla peste.
Anche per il 2019 il programma è straordinariamente ricco di proposte e di eventi (link più sotto), da Cagliari sino a Nora e ritorno, passando per Giorgino, La Maddalena, Su Loi, Sarroch, Frutti D’Oro, Volla d’Orri, Villa San Pietro e Pula. “Si inizia sabato 30 aprile, alle 21, nella piazza Del Carmine con il concerto di Elenena Ledda, artista di fama internazionale, principale esponente femminile della musica in lingua sarda”, ha annunciato Marzia Cilloccu.
“Il giorno dopo, l’1 maggio, alle 18, la cerimonia di assegnazione del Premio Toson d’Oro – ha aggiunto l’assessora alle Attività produttive e Turismo – consistente in targa riportante l’immagine del medaglione in oro massiccio donato nel 1679 da Carlo II Re di Sardegna e d’Aragona, da assegnare a personaggi, enti o istituzioni che a vario titolo hanno legato la loro attività artistica o professionale alla Festa di sant’Efisio”. A seguire, sempre nella piazza Del Carmine, la serata di balli popolari.
Alla conferenza stampa anche Carla Medau, sindaca di Pula, Salvatore Sarigu vicesindaco del Comune di Villa San Pietro, Beniamino Piga, assessoree al Turismo del Comune di Capoterra, Valter Onano della Diocesi di Cagliari e Giancarlo Sanna, presidente e primo guardiano dell’Arciconfraternita del Gonfalone. Insieme agli altri enti e associazioni, sono tutti impegnati nel lavoro per la valorizzazione culturale della Festa che, inserita nella lista dei Patrimoni italiani per l’UNESCO, dopo il percorso di candidatura per l’inserimento nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità avviato nel 2013, riceve per l’unidicesimo anno consecutivo il patrocinio della Commissione Nazionale per l’UNESCO per l’alto valore, la tutela e la promozione del patrimonio etnografico e culturale popolare.
“L’edizione di quest’anno della Festa presenta inoltre importanti peculiarità”, ha ricordato il presidente del Consiglio comunale, Guido Portoghese. “Per la prima volta l’Alter Nos, la figura che rappresenta la Municipalità di Cagliari, sarà una donna”, nello specifico Raffaella Lostia, funzionaria comunale. Femminili anche i cori polifonici che si esibiranno durante la processione del 1 maggio in via Sassari, in piazza del Carmine, nel Largo Carlo Felice e in via Roma con i propri canti religiosi in attesa del passaggio del Santo: il coro “Su Circannueu”, diretto da Elena Nulchis (Baunei), il coro polifonico diretto da Giovanna Demurtas (Tonara), il coro “Urisè” diretto da Daniela Contu (Orosei) e il coro “Camineras” diretto da Pierluigi Mattana (Quartucciu).
I biglietti per assistere alla processione dell’1 maggio dalle tribune posizionate lungo il percorso, potranno essere acquistati a prezzi invariati rispetto allo scorso anno: 15, 25 e 30 euro in base alle caratteristiche e alla dislocazione delle strutture. Circa 2000 i posti disponibili.